domenica 18 aprile 2021

Atalanta-Juventus 1-0

 Ormai e' quasi patetico persistere in questa triste e inesorabile caduta verso il baratro perche' di questo stiamo parlando,  dev'essere successo qualcosa fra Pirlo e la squadra in particolare fra lui e Ronaldo stranamente nemmeno in panchina a Bergamo per un fantomatico infortunio, sta di fatto che la societa' doveva porre rimedio a questa situazione, se non esonerando Pirlo quantomeno facendo sentire la sua voce in modo inequivocabile anche con lui e non l'ha fatto dando spazio a qualsiasi voce o ipotesi sul futuro dell'allenatore e dei giocatori puntualmente fomentate dalle trasmissioni televisive ancor prima che dai giornali....  In questa situazione non e' facile andare avanti, se da un lato fioccano voci di smentite da parte di Allegri e di fiducia a tempo per Pirlo, dall'altro l'Inter continua ad aumentare il divario di punti e il Milan rischia di scappare, ma novita' della giornata ci siam fatti superare anche dall'Atalanta, col Napoli che spinge dietro. 

Forse non si stanno rendendo conto in societa' che sono su una polveriera, i tifosi non possono far sentire la loro voce se non sui social e tutto questo incubo non accenna a finire .

Tabellino:

Rete: 87′ Malinovskyi

Atalanta (3-5-2): Gollini; Toloi, Palomino, Djimsiti; Maelhe (72′ Malinovskyi), Freuler, Pessina (46′ Pasalic), De Roon, Gosens; Muriel (68′ Ilicic), Zapata. All. Gasperini. A disp. Rossi, Sportiello, Sutalo, Caldara, Ruggeri, Kovalenko, Miranchuk, Lammers

Juventus (4-4-2): Szczesny; Cuadrado, De Ligt, Chiellini, Alex Sandro; McKennie (77′ Arthur), Bentancur, Rabiot, Chiesa (58′ Danilo); Dybala (68′ Kulusevski), Morata.  All. Pirlo. A disp.Buffon, Pinsoglio, Bonucci, Demiral, Frabotta, Ramsey, Felix Correia

Arbitro: Orsato di Schio

Ammoniti: 72′ Bonucci (per proteste dalla panchina), 78′ Gosens, 79′ Malinovskyi, 82′ Djimsiti



sabato 17 aprile 2021

Juventus -Ascoli 5-0 Campionato primavera

La Juventus di Andrea Bonatti conquista il secondo successo consecutivo, dopo quello in casa del Milan. I bianconeri dominano l’Ascoli per 5-0 grazie alle reti di Miretti e Barrenechea nel primo tempo e di Da Graca, Cerri e Sekularac alla ripresa.  Non è un testacoda, ma poco ci manca. Juventus e Ascoli vivono stagioni e momenti agli opposti. I padroni di casa inseguono un obiettivo piuttosto chiaro: arrivare più in alto possibile, vincere come da imposizione della tradizione societaria. Il sogno dei marchigiani è invece quello di avere un sogno, citando George in Scary Movie. Da fanalino di coda a quota 5 punti appare ormai utopico parlare di salvezza. L’Ascoli non ha dunque nulla da perdere, giocherà col coltello tra i denti? Beh, non proprio. La Juventus, come preventivabile, è una dittatrice che non ha ancora imparato ad essere spietata. Il terreno di gioco è di sua proprietà. Parte dal basso, per estendersi poi in ampiezza. Esteticamente è una ventata d’aria fresca. Tante belle combinazioni che lasciano un po’ isolate le due punte, fornite un po’ all’occorrenza. I fraseggi della Juventus sono sinonimo di qualità, esattamente come quella che abbonda a centrocampo. Miretti è la luce, il talento allo stato puro. Imposta, dribbla come un veterano. Ah, e fa anche gol capolavoro. Come un pittore, con il suo destro squisito, al 16’ pennella un calcio da fermo dalla trequarti che scavalca la barriera e va ad insaccarsi alla destra del portiere. Gli esterni risultano estremamente funzionali. Soule si accentra, danza sul pallone e slalomeggia come se si trovasse in pista da sci, mostrando tutto l’amore per il fai da te in alcune sue azioni personali volte a penetrare l’area ascolana. 

Da Graca a volte esagera nel coinvolgere nel primo tempo il suo, di solito assente, sosia più clemente con le difese avversarie. Il bomber, al 31’, grazia due volte l’ottimo Bolletta, che si supera in due conclusioni dall’area piccola del siciliano prima coi piedi poi con le mani, sottolineando l’errore dell’attaccante almeno sulla ribattuta. Due minuti più tardi si fa poi murare il destro da Alagna, mentre già pregustava il quattordicesimo gol in campionato (wait for it). Garofani è abbastanza tranquillo. L’Ascoli è timido, fin troppo per una compagine che ha già ben chiaro il suo destino. La Juve ama però scherzare col fuoco, tranne Mulazzi, sempre attento sulla propria fascia. Chiedete però al numero 1 bianconero cosa gli sia frullato nel cervello in occasione della pericolosa conclusione da fuori area di Intinacelli, o all’episodio da sliding doors del 42’, quando un corner dalla sinistra attraversa l’intero specchio della porta, fino al secondo palo dove c’è Alagna il quale si immola in stile karate-kid senza centrare la rete. Reazione Ascoli, ma che svela tutti i motivi per cui i ragazzi di Seccardelli si trovano sul fondo, ben staccati dal gruppo. Al 44’ l’ingenuo Pulsoni si fa bruciare in velocità da Iling-Junior che, come un fulmine, entra in area di rigore. C’è un modo per fermarlo? Sì, con il fallo. L’arbitro indica il dischetto. Barrenechea è freddo e trasforma il suo terzo penalty stagionale, spiazzando Bolletta. A Bonetti, giunti alla ripresa, manca un pizzico di killer instict e anche di umiltà. 

Al 55’ Alagna gli mura il sinistro a botta sicura, da pochissimi metri, con una scivolata da manuale del difensore. Poi l’attaccante bianconero si prende quasi beffe di Bolletta con un tentativo di cucchiaio decisamente evitabile, con il portiere rimasto in piedi e comodo nel bloccare. Al 58’ Da Graca risponde presente e cala il piuttosto preventivabile tris. Soule dalla fascia destra si accentra e serve l’attaccante, fresco di rinnovo in bianconero fino al 2024, spalle alla porta, bravo a liberarsi con uno stop a seguire e calcia nello specchio il pallone del 3-0 Juve. La gara, come è naturale che sia, è destinata inesorabilmente a spegnersi. L’Ascoli non ha mai azzardato, figuriamoci sullo 0-3. La Juventus chiaramente non ha alcuna intenzione ad alzare ritmi, volumi di gioco. Eppure c’è spazio per altre due marcatue , forse fin troppo severe nei confronti degli ospiti. Leonardo Cerri si sblocca. Il primo gol della sua stagione arriva da subentrato all’87’. L’attaccante entra in area ascolana, portandosi sul lato destro, in cui calcia con l’esterno di mancino. Il suo tiro bacia il palo e va a depositarsi in rete. Nei quattro di minuti di recupero, il secondo è utile per il gol della “manita” di Sekularac, pronto a ad appoggiare in rete il servizio da destra di Omic. La Juventus vince la sua seconda gara consecutiva, proteggendo anche in questa occasione la propria porta che rimane inviolata. (11giovani.it)

Tabellino:

JUVENTUS (4-4-2): Garofani; Mulazzi, De Winter, Riccio, Ntenda; Soule (14′ st Sekularac), Miretti (27′ st Cerri), Barrenechea (14′ st Omic), Iling-Junior (33′ st Sekulov); Bonetti, Da Graca (14′ st Cotter). A disposizione: Raina, Daffara, Fiumanò, Leo, Turicchia. Allenatore: Andrea Bonatti. 

ASCOLI (4-3-3): Bolletta; Lisi, Pulsoni, Alagna, Gurini; Franzolini, Ceccarelli, Olivieri; Intinacelli, D’Agostino, Riccardi. A disposizione: Raffaelli, D’ainzara, Izzo, Luongo, Rosolino, Re, Marucci, Cudjoe, Mangini.   Allenatore: Simone Seccardini.

Marcatori: 16′ pt Miretti (J), 45′ pt rig. Barrenechea (J), 13′ st Da Graca (J), 41′ st aut. Marucci (A), 45′ st Sekularac (J).



domenica 11 aprile 2021

Juventus-Genoa 3-1

Ennesima partita giocata da Juve anche se si nota che al minimo calo di attenzione rischiamo di prendere e spesso lo prendiamo gol dagli altri,  questo e' segno di disattenzione nel gruppo, mancanza di concentrazione ed è spiegabile solo con due motivazioni,  appagamento dopo nove scudetti , mancanza di stimoli dal mister che ahinoi ci sta abituando pure a continui cambi di formazione non sempre giustificati dalle assenze quanto dalla voglia di sperimentare nuovi assetti non si sa a che pro visto che siamo ormai fuori dai giochi in campionato .... Vediamo comunque il bicchiere mezzo pieno , c'e' ancora una coppa Italia da vincere e un posto in Champions da conquistare,   so che tutto questo non e' esattamente da Juventus ma non si puo' sempre pasteggiare a caviale , ci sono annate cosi' .... quello che conta e' che questo campionato finisca il prima possibile,  che quando premieranno i prescritti sia finito il lockdown in maniera tale da essere altrove piuttosto che davanti alla televisione e che la societa' cambi finalmente registro perche' cosi' non si puo' andare avanti, troppi errori sono stati commessi il primo mandar via Allegri per i capricci di qualcuno , il secondo non aver preso un'attaccante come Haaland quando si poteva prendere ad un prezzo accessibile , il terzo non aver rinforzato adeguatamemte un reparto come il centrocampo che nonè assolutamente all'altezza della Juve oltre a non prendere un terzino .

Tabellino:

JUVE (4-4-2): Szczesny; Cuadrado, de Ligt, Chiellini, Danilo; Chiesa (30' st Arthur), Bentancur, Rabiot (39' st Ramsey), Kulusevski (23' st McKennie); Morata, Ronaldo. A disposizione: A. Sandro, Buffon, Demiral, Di Pardo, Dragusin, Dybala, Fagioli, Frabotta, Pinsoglio. Allenatore: Pirlo.

GENOA (3-5-2): Perin; Masiello, Radovanovic, Criscito; Zappacosta, Behrami (1' st Pjaca), Badelj, Rovella (17' st Zajc), Biraschi; Pandev, Scamacca (25' st Melegoni). A disposizione: Destro, Ghiglione, Goldaniga, Marchetti, Onguene, Paleari, Shomurodov, Zapata. Allenatore: Ballardini.

ARBITRO: Di Bello di Brindisi

MARCATORI: 4' Kulusevski (J), 22' Morata (J), 4' st Scamacca (G), 25' st McKennie (J)

NOTE: Ammoniti Cuadrado, Kulusevski, Alex Sandro (J); Behrami, Rovella, Criscito (G). Recupero: 4' st.




Juventus U23-Pontedera 1-1

Vittoria  sfumata nel finale  per l' Under 23. I bianconeri, contro il Pontedera, cominciano bene e passano  meritatamente in vantaggio al 16' con Marques, costruendo poi le occasioni per il raddoppio, il secondo gol, però, non arriva e gli ospiti prendono coraggio, sprecano un rigore al 55' e trovano il pareggio al quarto dei cinque minuti di recupero con il colpo di testa di Benericetti. Secondo pareggio di fila per la Juve .... Prossimo impegno domenica col Renate . 

Il commento di Mister Zauli : «Rispetto alle ultime partite la squadra ha disputato una buona gara. Abbiamo rischiato qualcosa, ma contro una squadra forte era da mettere in conto. Peccato non averla chiusa e peccato per quel gol subito nel finale. Dispiace perché era una partita importante anche per la classifica e sarebbe stato importante anche a livello di autostima in vista del finale di campionato. Ora restano quattro partite, dovremo dare tutto per conquistare un posto nei playoff dove potremo dire la nostra. Abbiamo commesso qualche leggerezza nel finale, ma dobbiamo portarci in vista delle prossime partite le cose buone che abbiamo messo in campo oggi. Anzolin? Prima da titolare dopo tanto tempo, penso abbia fatto un ottimo esordio».   (da Juventus.com)

Tabellino:

Marcatori: 15’ pt Marques (J), 48’ st Benericetti (P)

Juventus: Israel, Peeters (27’ st Troiano), Marques, Brighenti (45’ st Compagnon), Alcibiade (cap.), Capellini, Anzolin, Rafia (18’ st Dabo), Leone, Akè, Delli Carri. A disposizione: Nocchi, Bucosse, Rosa, Boloca, Barbieri, Cerri. Allenatore: Lamberto Zauli.

Pontedera: Sarri, Milani (33’ st Vaccaro), Ropolo (22’ st Benassai), Risaliti (18’ st Pretato), Caponi (cap.)(33’ st Benericetti), Magrassi, Barba, Stanzani (22’ st Semprini), Benedetti, Perretta, Matteucci. A disposizione: Angeletti, Bardini, Regoli, Giani. Allenatore: Ivan Maraia.

Arbitro: Luca Zucchetti di Foligno (Assistenti: Giovanni Dell’Orco di Policoro e Nicolò Moroni di Treviglio. Quarto ufficiale: Abdoulaye Diop di Treviglio).

Ammoniti: 44’ pt Barba (P), 5’ st Rafia (J), 19’ st Ropolo (P), 34’ st Pretato (P), 38’ st Troiano (J), 45’ st Capellini (J).

Note: al 10’ st Caponi (P) sbaglia un calcio di rigore.



sabato 10 aprile 2021

Milan - Juve Primavera 0-1

Pronti, via e bianconeri in vantaggio al terzo minuto grazie ad un gol di Da Graca, che anticipa Jungdal in uscita e porta avanti Madama. I rossoneri provano a scuotersi con un colpo di testa da parte di Mionic, fuori abbondantemente dallo specchio della porta. All’ottavo brutta disattenzione difensiva da parte del Milan, che rischia grosso sull’iniziativa di Soule, il cui tiro non inquadra comunque la porta. I rossoneri prendono le misure alla Juventus Primavera e prima dell’intervallo si ripropongono in chiave offensiva con un destro di Roback respinto da un attento Garofani. Ancora Roback, poco dopo, si fa ipnotizzare dall’estremo difensore juventino in un invitante a tu per tu.

Seconda frazione fin da subito movimentata, con i bianconeri ancora pericolosi col solito Da Graca, fermato provvidenzialmente da Kerkez in anticipo. Al cinquantasettesimo minuto miracolo di Jungdal che si oppone col piede destro al tiro ravvicinato di De Winter. Dieci minuti dopo rossoneri ancora in attacco con la palla di Brambila per El Hilali, il cui mancino sfuma a lato. Al settantesimo altro bel contropiede della Juventus Primavera, Da Graca cerca la conclusione ravvicinata ma Jungdal salva ancora. Al settantanovesimo è N’Gbesso a rendersi pericolosissimo con un tentativo ravvicinato; poi Juventus Primavera fermata da Michelis sulla solita iniziativa di Da Graca. In seguito ai cambi vengono assegnati sei minuti di recupero, all’interno dei quali Robotti si mette in evidenza con una conclusione respinta dal corpo di Omic. E’ sostanzialmente l’ultimo squillo del match. (cronaca IlSussidiario.net)

Tabellino:

Rete: 3′ Da Graca

Milan (4-3-3): Jungdal; Coubis, Obaretin, Michelis, Kerkez (86′ Oddi); Frigerio (86′ Robotti), Brambilla, Mionic (58′ Saco); El Hilali, Nasti (77′ N’Gbesso), Roback (77′ Tonin). All. Giunti. A disp. Moleri, Pseftis, Pobi, Filì, Tahar, Tolomello, Cretti

Juve Primavera (4-4-2): Garofani; Mulazzi, De Winter, Riccio, Ntenda; Soule (89′ Cerri), Miretti (89′ Bonetti), Barrenechea (81′ Omic), Iling-Junior (62′ Turicchia); Da Graca, Sekulov. All. Bonatti. A disp. Raina, Scaglia, Fiumanò, Cotter, Sekularac

Arbitro: Marcenaro di Genova

Ammoniti: 24′ Nasti, 52′ El Hilali, 54′ Mulazzi, 59′ Obaretin

mercoledì 7 aprile 2021

Juventus-Napoli 2-1

 I cosidetti professionisti, che quando la partita si fa decisiva, soprattutto per il loro futuro ritrovano energie sopite e stimoli che prima non si sapeva dove fossero, intendiamoci subito,  non lo hanno fatto ne' per Pirlo ne' per noi tifosi, le motivazioni le hanno ritrovate solo perche' questo andava nel loro interesse, sai che disdetta essere svenduti a giugno ad una squadra di secondo rango perdendo privilegi che adesso hanno fra cui il ricco contratto che gli paga la Juve e giocando magari per l'europa league ?  Meglio dare quell'ultima botta ,  fare quell'ultimo sprint verso le prime quattro in classifica che assicurano la notorieta' e il lauto ingaggio per un'altro anno ancora , poi se salviamo Pirlo tanto meglio per lui...

Oggi hanno giocato finalmente con impegno mostrando a tratti qualcuna delle loro capacita', si perche' i signori non sono dei mediocri come qualcuno sta cercando di venderci,  specialmente qualcuno da Milano per dar maggior lustro alla sicura vittoria dello scudetto dei prescritti,  qui ci sono giocatori che hanno vinto nove scudetti di fila, ce ne sono altri che hanno vinto l'ultimo e ce ne sono altri appena arrivati che quest'estate a detta di tutti erano dei fior di campioni,  semplicemente sono quello che sono dei mercenari che giocano solo per i soldi e la popolarita' , senza attaccamente ne al proprio lavoro ne alla maglia figuriamoci se pensano ai tifosi e ancora qualcuno ci crede e li difende a spada tratta, povero illuso .....

Adesso torniamo pure a far finta che vada tutto bene, che siamo tornati la Juve e che andremo in Champions League, in fondo mica si puo' vincere ogni anno cosa pretendete ? E quest'estate tutti a Dubai o alle Seychelles come sempre, il prossimo anno si vedra' e soprattutto nessuno si ricordera' ....

Tabellino:

JUVE (4-4-2): Buffon; Danilo, De Ligt, Chiellini, Alex Sandro; Cuadrado (69' McKennie), Rabiot, Bentancur, Chiesa (79' Arthur); Morata (69' Dybala), Ronaldo. A disposizione: Szczesny, Pinsoglio, Ramsey, Demiral, Di Pardo, Dragusin, Frabotta, Fagioli, Kulusevski. Allenatore: Pirlo.

NAPOLI (4-2-3-1): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Koulibaly, Hysaj (76' Rui); Fabian Ruiz, Demme (54' Osimhen); Lozano (54' Politano), Zielinski, Insigne; Mertens (76' Elmas). A disposizione: Contini, Bakayoko, Maksimovic, Petagna, Manolas, Cioffi, Lobotka. Allenatore: Gattuso.

ARBITRO: Mariani di Aprilia

MARCATORI: 13' Ronaldo (J), 73' Dybala (J), 89' su rig. Insigne (N)

NOTE: Ammoniti A. Sandro (J); Koulibaly, Rrahmani (N). Recupero: 1' - 4'.





Pistoiese - Juventus U23 1-1

 



PISTOIA – Un punto che frena l’emorragia di sconfitte della Pistoiese. Un punto che in altre circostanze poteva essere considerato favorevolmente, ma nella situazione della compagine guidata da Sottili non è che una piccola soddisfazione. Resta infatti la grave situazione di classifica che ancora lascia poco spazio alla speranza. Speranza che resta ridotta al lumicino e che si sposta alla prossima giornata contro il Renate.  

Si inizia la piccolo trotto, con la Juventus che pare prendere le redini della gara. Il primo squillo è per la squadra ospite: angolo da destra al 10′ per la testa di Peeters che costringe Nordi alla deviazione in corner. Ma la Pistoiese risuoni de tre minuti più tardi grazie ad un gran tiro appena dentro l’area di Simonetti, sul quale Israel si esibisce in una decisiva deviazione.

Gli arancioni prendono coraggio. Si portano in avanti e al 22′ un preciso cross di Valiani trova Chinellato pronto alla deviazione, facile però la presa del portiere ospite. Poi la partita pare addormentarsi, fino al 45′, quando “Ciccio” Valiani rimette al centro un invitante pallone per Simonetti, che si fa trovare liberissimo sul dischetto del rigore, ma spedisce abbondantemente sopra la traversa. Poteva essere il goal del vantaggio, prima che in direttore di gara mandasse tutti negli spogliatoi a reti bianche per il classico tè caldo. Al rientro in campo dopo il riposo tutto resta come prima, salvo la Juventus che cambia un attaccante con un centrocampista, entra Marques per Oliveira Rosa.

Poi Zauli è costretto ad operare un altro cambio per l’infortunio di Gozzi, che è costretto a lasciare il campo in barella. Ma sono gli arancioni che arrivano per primi vicino alla rete. Al 60′ Simonetti, servito da Valiani, tira dalla sinistra ma Israel devia in angolo. Un brivido, poi la Juventus trova il vantaggio al 69′: bella azione sulla destra di Brighenti che rimette al centro per lo smarcatissimo Marques che non ha difficoltà a e depositare alle spalle di Nordi.

La sfida si mantiene sul vantaggio degli ospiti fino al 85′ quando Peeters abbatte Maurizi in area di rigore e l’arbitro concede la massima punizione a favore della Pistoiese. Un minuto dopo si incarica della battuta Chinellato che riporta la gara in parità, spiazzando Israel. La parità ridà fiato agli arancioni che si riversano nella metà campo bianconera, ma il risultato non cambia più fino al triplice fischio finale del direttore di gara.

Tabellino:

PISTOIESE (3-5-2): Nordi; Romagnoli, Baldan, Varga; Mazzarani (75′ Pezzi), Mal, Spinozzi (75′ Maurizi), Simonetti, Simonti (86′ Stoppa); Valiani, Chinellato. A disp. Vivoli, Serra, Cerretelli, Lo Faso, Solerio, Giordano, Renzi, Tempesti, Romani. All. Sottili.


JUVENTUS U 23 (4-3-2-1): Israel; Delli Carri, Capellini (71′ Anzolin), Gozzi (50′ Alcibiade); Barbieri, Leone, Peeters, Oliveira Rosa (46′ Marques); Rafia (86′ Miretti), Ake’; Brighenti (86′ Compagnon). A disp. Nocchi, Bucosse, Boloca, Troiano, Dabo, Pecorino, Mulazzi. All. Zauli.

ARBITRO: Zamagni di Cesena (Ass. Laudato e Centrone; IV Uff. Fantozzi).

RETI: Marques al 69′, Chinellato (r) al 86′.

NOTE: angoli 5 a 4 per la Pistoiese; ammoniti Simonetti, Peeters, Rafia, Romagnoli, Nordi; recupero 0 e 6′.