Cronaca : Come previsto alla vigilia, Massimiliano Allegri sceglie un 4-2-3-1 per la prima della nuova Juve. La novità di formazione è rappresentata da Cuadrado, preferito a Bernardeschi sul fronte destro dell'attacco. Questi gli undici mandato in campo dal tecnico livornese per l'esordio in campionato: Szczęsny; Cancelo, Bonucci, Chiellini, Alex Sandro; Khedira, Pjanic; Cuadrado, Dybala, Douglas Costa; Ronaldo.
La risposta del Chievo è affidata al 4-5-1 deciso dall'allenatore clivense Lorenzo D'Anna. Sorrentino in porta; Tomovic, Rossettini, Bani e Cacciatore in difesa; Depaoli, Rigoni, Radovanovic, Hetemaj e Giaccherini sulla linea mediana; Stepinski unica punta.
Locali con i classici colori sociali, ospiti con addosso la terza maglia (grigia con bande fluorescenti). Il minuto di raccoglimento in memoria delle vittime del Ponte Morandi di Genova precede il fischio d'inizio e dopo neanche tre giri d'orologio la Signora passa in vantaggio: punizione da posizione laterale calciata da Pjanic dentro l'area di rigore, torre di Chiellini e zampata vincente di Khedira che beffa Sorrentino.
La Juve nonostante il vantaggio mantiene il piede sull'acceleratore e sfiora il bis già al 6' (fuorigioco di Bonucci) e al 9' con Cancelo che conclude malamente da posizione ravvicinata: l'ex giocatore dell'Inter reclama una spinta ai suoi danni e il conseguente penalty, ma il direttore di gara (coadiuvato dal controllo del VAR) non ravvisa alcuna irregolarità.
Al 14' si vedono i padroni di casa: Radovanovic dalla distanza non trova la porta. Al 18' ecco Ronaldo: conclusione velenosa del numero 7, pallone fuori di un nulla. Al 22' è Cuadrado ad andare al tiro dopo una perfetta azione di contropiede messa in piedi dalla squadra bianconera: la mira del colombiano è però da dimenticare e il Chievo può tirare un sospiro di sollievo.
A metà frazione una sorta di timeout anticaldo dopodiché prima Ronaldo (30') e poi Douglas Costa (al 33') provano a colpire con due traccianti al volo: buona l'esecuzione per entrambi, ma pallone sempre lontano dai pali di Sorrentino. Al 37' dubbi per un contatto in area veronese tra Cuadrado e Cacciatore, il signor Pasqua lascia proseguire e un minuto dopo arriva il pareggio a sorpresa del Chievo: l'ex Giaccherini pesca Stepinski a centro area e la seguente girata di testa dell'attaccante polacco è letale per Szczęsny. In maniera tanto in attesa quanto clamorosa, la contesa torna in parità.
Prima dell'intervallo non succede praticamente più nulla, si va al riposo in parità.
Il match riprende senza novità nei due schieramenti e la prima emozione dei secondi quarantacinque minuti la regala Ronaldo: al 3' il cinque volte Pallone d'Oro ci prova da circa trenta metri, Sorrentino si salva in qualche modo.
Al 10' un altro colpo di scena scuote la gara: Cancelo stende Giaccherini in area di rigore, ingenuità clamorosa e massima punizione per i padroni di casa. Dal dischetto lo stesso Giaccherini si mostra infallibile e spiazza Szczęsny. Allegri decide allora di cambiare, fuori Cuadrado dentro Bernardeschi.
L'ex Fiorentina entra bene nella sfida: qualche spunto interessante e una botta al 14' parata da Sorrentino. Poco dopo scintille tra Bernardeschi ed Hetemaj, ma senza particolari conseguenze. Al 19' dentro anche Mario Mandzukic, esce Douglas Costa. Al 21' Ronaldo si smarca in mezzo a tre avversari e va al tiro, Sorrentino vola e nega il pari al portoghese. La Juve spinge e al 24' sfiora nuovamente il 2-2, Dybala imbecca Ronaldo che batte a rete: Cacciatore si immola effettuando un intervento dal valore inestimabile. La conseguente esultanza del difensore è più simile a quella di chi ha appena segnato un gol anziché averlo evitato.
In campo c'è solo la squadra di Allegri: il colpo di testa di Mandzukic al 25' sibila di un nulla alla sinistra di Sorrentino. Al 29' numero di Dybala, ma la conclusione è debole e centrale. La caparbietà degli uomini di Allegri si concretizza al minuto 31: calcio d'angolo e zuccata di Bonucci deviata da Bani quel tanto che basta per mettere fuori casa il portiere. La Juve pareggia e si rigetta a caccia dei tre punti.
Al 32' punizione di Ronaldo da posizione defilata, Sorrentino disinnesca e Bonucci manca di poco il tap-in. Al 34' Bernardeschi tenta la soluzione di potenza, pallone alto sopra la traversa. Il Chievo prova a respirare al 38' con Cacciatore, il difensore calcia da fuori ma senza trovare la porta. A questo punto Allegri si gioca la carta Emre Can: fuori Khedira.
Il primo pallone del numero 23 è un colpo di testa in tuffo, pallone troppo centrale e respinto da Sorrentino. Al 42' succede di tutto: la Juve trova il tris con Mandzukic, ma la rete del croato è preceduta da un tocco di braccio di Ronaldo che non sfugge all'occhio del VAR. Nell'occasione uno scontro tra il portoghese e il portiere di casa mette ko l'estremo difensore clivense. Al suo posto dentro Seculin.
Cinque minuti di recupero e in uno di questi, il 48', la Juventus trova il gol: slalom gigante di Alex Sandro sulla fascia sinistra e traversone sul quale si avventa Bernardeschi che deposita in rete.
La prima di CR7 è un thriller che si conclude dopo 51 minuti e 31 secondi di colpi di scena: il campione portoghese non va in gol, ma la Juve lascia comunque il "Bentegodi" con i tre punti. E tanta fatica. (Torino Sportiva)
Il tabellino;
CHIEVO (4-5-1): Sorrentino (46' st Seculin); Tomovic, Rossettini, Bani, Cacciatore; N. Rigoni, Radovanovic, Hetemaj (33' st Obi), Depaoli, Giaccherini; Stepinski (22' st Djordjevic).
A DISPOSIZIONE: Semper, Tanasijevic, Barba, Jaroszynski, Kiyine, Birsa, Leris, Meggiorini, Pellissier.
ALLENATORE: Lorenzo D’Anna.
JUVENTUS (4-2-3-1): Szczesny; Cancelo, Bonucci, Chiellini, Alex Sandro; Pjanic, Khedira (39' st Emre Can); Cuadrado (11' st Bernardeschi), Dybala, Douglas Costa (19' st Mandzukic); Cristiano Ronaldo.
A DISPOSIZIONE: Perin, Pinsoglio, Benatia, Matuidi, Barzagli, Rugani, Bentancur.
ALLENATORE: Massimiliano Allegri.
RETI: 3' pt Khedira (J), 38' pt Stepinski (C), 11' st Giaccherini (C, su rig.), 30' st aut. Bani (J), 48' st Bernardeschi (J).
AMMONITI: Radovanovic, Tomovic (C).
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