giovedì 31 ottobre 2019

Juve-Genoa 2-1

In una cornice deprimente di uno stadio asettico se non qualche coro sporadico dal secondo anello peraltro seguito non apatia da qualcuno della curva si disputa una partita infrasettimanale con il Genoa ,  in altri tempi una partita del genere provocava entusiasmi e adrenalina gia' la settimana prima per quello che significava , oggi se non per le sorti della nostra Juve  una partita  del genere  la considero al pari di un Juventus Sassuolo  cioe' una partita di plastica senza emozioni o interessi particolari. 
Scendiamo in campo con una nuova maglia  dalla righe e coi numeri verde unposca,  devo dire che nonostante la valanga di critiche che sto leggendo qua' e la' , la considero certamente migliore di quella da fantino  addirittura superlativa rispetto alla seconda maglia stile Bari o alla terza maglia francamente  indefinibile , non so se la riproporranno ma non boccio a priori l'idea.

Riguardo alla prestazione dei ragazzi non ho visto miglioramenti rispetto a Lecce ,  tanto gioco , tanti passaggi ma tiri in porta pochi ,  se Sarri ha l'occhio e secondo me ce l'ha , prendera' provvedimenti, almeno lo spero perche' certi giocatori mi sembrano ancora in fase di rodaggio, vedi Rabiot oppure irriconoscibili rispetto all'anno scorso , vedi Bernardeschi ,  tralascio gli eventuali flop a cui per scaramanzia non voglio credere , vedi De Ligt , per il resto che dire, CR7 alla fine ci dimostra sempre perche' sia venuto alla Juve e che grazie a lui abbiamo sempre la possibilita' di sfangarla come avvenuto ieri al novantaseiesimo minuto.

Cronaca:   La grande novità di formazione in casa Juve è rappresentata da Daniele Rugani. Sarri in difesa sceglie infatti il numero 24 per sostituire De Ligt (turno di riposo per lui) al fianco dello stakanovista Bonucci. Per il resto in campo ci va l'undici ipotizzato alla vigilia con Buffon in porta, Cuadrado e Alex Sandro sugli esterni difensivi, Khedira, Bentancur e Matuidi a centrocampo, con in avanti Bernardeschi a supporto di Cristiano Ronaldo e Dybala.

La risposta del Genoa è affidata al coraggioso 4-2-3-1 schierato da Thiago Motta: Radu tra i pali; Ghiglione, Romero, Zapata e Ankersen in difesa; Schöne e Cassata in mezzo al campo; Pandev, Agudelo e Kouamé alle spalle di Pinamonti.

Curiosità per quanto riguarda il completo indossato dai campioni d'Italia per la serata: tornano le strisce bianconere (seppur sfumate) con dettagli fosforescenti. Una divisa speciale per i padroni di casa, frutto della collaborazione tra Adidas, Palace e Juventus. "Un kit innovativo e sorprendente, caratterizzato da un design urban, che non dimentica i colori della storia di Juventus, il bianco e il nero, ma lo combina con l’arancione e il verde fluo, che spiccano sulle maniche e soprattutto (il verde) nel logo di Jeep e nei nomi e nei numeri dei giocatori sul retro" si legge sul sito ufficiale della Vecchia Signora. A difesa della tradizione, invece, gli ospiti che indossano i classici colori rossoblu.

L'avvio di gara non è dei più scoppiettanti e - ad eccezione del giallo rimediato da Cassata al 4' - la prima vera emozione la regala la squadra ligure con Pinamonti che all'11' chiama Buffon alla parata a terra. A proposito di parate, è degna di nota quella di Radu al 17' sulla conclusione di Dybala dal limite dell'area: il portiere del Grifone vola e salva in bello stile la propria porta. Il numero 10 argentino ci riprova due minuti dopo, ma questa volta spara alto sopra la traversa. Al 25' si rivede il Genoa: punizione di Schöne a centro area e colpo di testa di Kouamé che non trova il bersaglio. Al 28' ammonito Bentancur, colpevole di aver fermato fallosamente una ripartenza avversaria.

É un Genoa tatticamente perfetto quello dei primi trenta minuti, la Juve fatica a imbastire azioni pericolose e così la squadra di Thiago Motta prova a pungere: al 30' Pandev, da buona posizione, mette alto. Un minuto dopo è Ronaldo a tentare di scuotere i suoi, il suo tiro è insidioso ma Radu riesce a neutralizzarlo bene. Il numero 97 rossoblu al 34' è ancora protagonista, ma questa volta con un super intervento: Dybala si beve mezza difesa genoana in dribbling e apre il piattone trovando la risposta eccellente dell'estremo difensore che nega così il vantaggio alla squadra di Sarri. Il portiere del Grifone ci mette però appena due minuti a rovinare la sua prestazione fino a quel punto super: sugli sviluppi di un corner un'uscita a vuoto apre la porta a Bonucci che di testa porta avanti i bianconeri.

La reazione dei rossoblu è immediata e passa da una punizione di Schöne al 39' (nata da un pasticcio di Rugani poi ammonito) che costringe Buffon agli straordinari, bravo il numero 77 juventino a dire no alla battuta dell'ex giocatore dell'Ajax. Il piazzato del numero 20 rossoblu è però un segnale che conduce al pareggio ospite: al 40' Alex Sandro combina un disastro in fase di disimpegno consegnando il pallone a Kouamé, il numero 11 del Genoa calcia in maniera tanto sporca quanto fortunosa e beffa Buffon autodeviandosi il tiro. All'intervallo si va così sull'1-1.

La ripresa si apre senza novità nei due schieramenti e con la Juve che va subito in gol, rete però che arriva a gioco fermo: Ronaldo, autore dell'assist a Dybala, era in netta posizione di offside. Il Genoa conferma la personalità dei primi 45 minuti e al 47' va al tiro con Kouamé, pallone ampiamente lontano dai pali di Buffon. Al 51' finisce la partita di Cassata: ingenua trattenuta ai danni di Dybala e secondo cartellino giallo per il numero 29, una decisione che appare però un po' troppo fiscale. Ospiti in dieci per praticamente tutta la seconda frazione.



Al 56' Schöne ruba palla a Dybala e lancia verso la porta Pandev, arriva però il fischio di Giua che segnala il fallo del giocatore olandesi ai danni di Dybala: una decisione che fa imbufalire Pandev (ammonito) e Marchetti (portiere di riserva del Genoa espulso dalla panchina). Al 61' Sarri prova a smuovere le acque con un doppio cambio: fuori Matuidi e Khedira, dentro Ramsey e Rabiot. La Juve prova ad aumentare la pressione e con Dybala ci prova al 63' e al 66' ma senza esito.

Il Genoa arretra e allora Thiago Motta corre ai ripari inserendo al 68' Gumus per Pandev. Al 71' Radu rialza le proprie quotazioni: Bernardeschi s'inventa un gran tiro dalla distanza, il portiere romeno devia in angolo alla grande. Il tiro dalla bandierina seguente vede la girata di testa di Ronaldo, Radu blocca in qualche modo rischiando una seconda frittata. Al 74' ancora CR7 di testa, questa volta da posizione ben migliore rispetto a poco prima, pallone che termina a lato: un quadro fedele della serata fino a questo momento opaca del campione portoghese. Al 76' anche Rabiot finisce sul taccuino dei cattivi, pochi istanti prima Bernardeschi con un tracciante da circa 35 metri aveva messo a lato. Al 78' cross di Cuadrado e zuccata imprecisa di Ronaldo: è un monologo a tinte bianconere.



Al 79' l'ultima mossa di Sarri: esce Bernardeschi, entra Douglas Costa. Proprio il neontrato prova ad abbattere la resistenza genoana con un gran bolide che sfiora l'incrocio dei pali e finisce out. Sul fronte rossoblu, all'80' Thiago Motta prova ad alleggerire la pressione dei padroni di casa mandando in campo Sanabria al posto di Kouamé. L'ultima mossa dell'ex centrocampista di Barcellona, Genoa e Inter è Radovanovic per Agudelo al minuto 84. All'87' secondo giallo anche per Rabiot: intervento da dietro ai danni di Gumus, per Giua non ci sono dubbi e si ristabilisce così la parità numerica tra le due squadre. La Juve sbanda e anche Bonucci si becca il giallo per fermare Pinamonti.

Quattro i minuti di recupero prima del fischio finale, la Juve segna con Ronaldo e lo Stadium esplode: è fuorigioco, il VAR lo evidenzia e lo Stadium si zittisce. Ma è solo questione di attimi perchè al 94' Sanabria stende Ronaldo in area genoana ed è calcio di rigore. Ronaldo si incarica della battuta ed è impeccabile, è il gol che vale i tre punti.   (fonte Torino sportiva)

Tabellino: 

JUVENTUS (4-3-1-2): Buffon; Cuadrado, Rugani, Bonucci, Alex Sandro; Khedira (61' Ramsey), Bentancur, Matuidi (61' Rabiot); Bernardeschi (79' Douglas Costa); Ronaldo, Dybala.

A DISPOSIZIONE: Szczesny, De Sciglio, De Ligt, Danilo, Emre Can, Pinsoglio, Olivieri.
ALLENATORE: Maurizio Sarri.

GENOA (4-2-3-1): Radu; Ghiglione, Romero, Zapata, Ankersen; Schone, Cassata; Pandev (68' Gumus), Agudelo (84' Radovanovic), Kouamé (81' Sanabria); Pinamonti.
A DISPOSIZIONE: Barreca, Goldaniga, El Yamiq, Biraschi, Jagiello, Marchetti, Saponara, Jandrei.

ALLENATORE: Thiago Motta.

ARBITRO: Antonio Giua di Olbia

RETI: 36' Bonuccci (J), 40' Kouame (G), 90'+5 st Ronaldo (J)
AMMONITI: Bentancur, Rugani, Bonucci (J); Pandev (G).
ESPULSI: Cassata (G) al 51' per doppia ammonizione, Marchetti (G) dalla panchina al 57' per proteste e Rabiot (J) all'87' per doppia ammonizione.



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