giovedì 24 settembre 2020

Identikit dei nuovi acquisti bianconeri

Anche se in ritardo vogliamo soffermarci sugli acquisti della nostra Juventus  , calciatori che arricchiranno la rosa e si spera ci diano quel valore aggiunto rispetto all'anno scorso, non nascondo che su alcuni nomi ho grandi aspettative, peraltro sta gia' venendo fuori la bonta' del mercato di quest'anno targato Paratici sul quale qualche malumore c'e'  questo va detto, soprattutto per la scelta di Sarri decisione peraltro condivisa con Nedved ma non con Andrea Agnelli almeno ufficialmente .

Ebbene, se da un lato l'arrivo diArthur, ha significato  la partenza di Miralem Pjanic , un'affare voluto soprattutto per questioni di plusvalenze  fra Juventus e  Barcellona,  dall'altro è stato successivamente ufficializzato l’addio di Blaise Matuidi,  dopo tre stagioni per approdare in Major League Soccer all’Inter Miami ed è probabile  l’eventuale addio di Sami Khedira, la cui avventura in bianconero sembra oramai conclusa,  bisogna registrare la rescissione consensuale con il Pipita , consensuale è una parola grossa ma alla fine è andata proprio cosi' con mio grande rammarico , mio e di molti juventini che a Higuain erano affezionati sia dal punto di vista umano che per il grande giocatore che è stato ,  lui un gran signore a rinunciare a meta' del ricco ingaggio annuale, la societa' al solito inelegante quando si tratta di dare il benservito a qualcuno, ricordiamoci di Mario Mandzukic liquidato come un piantagrane dopo tutto quello che ha fatto per noi , anche per Gonzalo destinazione Inter Miami.  Infine i ritorni di Luca Pellegrini, Pjaca sui quali avrei temporeggiato un'attimo prima di cederli , specialmente su Pellegrini e invece sono stati dirottati in prestito al Genoa , ma veniamo ai nuovi :

ARTHUR MELO  - Arthur nasce a Goiânia il 12 agosto del 1996. All’età di 14 anni si trasferisce a Porto Alegre dove entra nel settore giovanile del Grêmio. Nel 2017 Arthur fa il suo esordio in Copa Libertadores contro il Guarani, il giovanissimo centrocampista brasiliano sfodera una grandissima prestazione guadagnandosi da quel momento in avanti la maglia da titolare. Arthur mancherà in una sola partita nella marcia che porterà il Tricolor a vincere la Copa battendo in finale il Lanús, addirittura riuscirà a vincere il premio di migliore in campo nel match di ritorno giocando solamente 51 minuti. A differenza di tanti giocatori sudamericani Arthur non ama dare spettacolo quanto riuscire a trovare il varco giusto per servire assist ai propri compagni, una delle sue migliori caratteristiche è infatti quella del saper compiere passaggi anche ad alto tasso di difficoltà mettendo in condizione la squadra di giocare un calcio più veloce e ficcante. Non a caso uno dei talenti più chiacchierati del Grêmio come Luan ha beneficiato della presenza di Arthur per mettere in mostra le sue enormi qualità tecniche, cosi come il 33enne Lucas Barrios continuava a segnare gol grazie alle giocate del neo giocatore del Barcellona. Arthur, oltre a servire deliziosi assist ai propri compagni, è anche dotato di un’ottima visione di gioco. Questa caratteristica lo porta a far girare al meglio la squadra che beneficia della sua precisione e della sua concretezza. Ultimamente, in accordo con il suo ormai ex allenatore, ha lavorato per migliorare gli inserimenti in area di rigore avversaria e soprattutto l’abilità nel finalizzare con il gol le azioni create. Arthur preferisce avere la palla tra i piedi e comandare il gioco ma se dovesse imparare anche ad avanzare il suo raggio d’azione andando fino alla conclusione in porta potrebbe diventare un vero e proprio fenomeno del ruolo.



WESTON McKENNIE  -  Dopo l'arrivo di Arthur è stato ufficializzato l’acquisto di Weston McKennie dallo Schalke 04 con un prestito oneroso e obbligo di riscatto conseguente al raggiungimento di determinati obiettivi, l’operazione in totale è di 18,5 milioni di euro, una mossa un po’ a sorpesa quella messa a segno da Paratici  non essendo il giovane americano un giocatore dal nome altisonante, ma che in realtà sta' dimostrando il suo valore nel centrocampo di Andrea Pirlo . 
Weston James Earl McKennie nasce a Little Elm, cittadina del Texas (Stati Uniti) il 28 agosto 1998 e dopo una breve parentesi nel corso della sua infanzia in Germania (il padre prestò servizio alla Ramstein Air base vicino a Kaiserslautern), McKennie fa ritorno negli Stati Uniti dove inizierà la propria trafila calcistica al FC Dallas, dove militerà dal 2009 al 2016. Nel 2016, appunto, il centrocampista statunitense rifiuta il rinnovo con il club texano e approda in Europa, firmando con lo Schalke 04.
Dopo un solo anno disputato con la Primavera, McKennie passa in pianta stabile nella prima squadra del club tedesco, e già nella seconda stagione diventa un perno fisso del centrocampo, collezionando 25 presenze stagionali. Già nella terza stagione debutta in Champions League (mettendo a segno una rete in un match contro il Lokomotiv Mosca) mentre nella quarta ed ultima stagione, nonostante il pessimo rendimento della squadra, si conferma trascinatore del proprio reparto.


DEJAN KULUSEVSKI   -  Kulusevski è nato in Svezia da genitori macedoni, che gli hanno trasmesso la passione per il calcio. Come lui stesso racconta, quando torna a casa, a qualsiasi ora del giorno, esce e va a giocare a calcio con la sorella. 
Dejan è stato scoperto (neanche a dirlo) dall’Atalanta, quando giocava nel Broommapojkarna, dove era talmente avanti rispetto agli altri che giocava sia con i 1999 che con i 2000, sia il sabato che la domenica dunque.
L’Atalanta lo soffia alla concorrenza dell’Arsenal per 100 mila euro grazie a Costanzi, che letteralmente stravede per lui dopo averlo osservato in un’amichevole contro la sua squadra.
Alto 186 cm , ció che ruba subito l’occhio è una forza nelle gambe strepitosa ed un’agilità e velocità che non si addicono spesso ad un corpo così possente.
Gioca esterno nel 442 o ala nel 433 e le sue caratteristiche sono ovviamente molto offensive. È un giocatore che non ha mezze misure: gioca sempre in verticale e infatti ció che lo rende una spina nel fianco per gli avversari è proprio questa sua propensione. 
Ha una capacità fuori dal comune di lanciare i compagni con dei filtranti precisi mentre prende velocità palla al piede. Per capire meglio si puó vedere l’assist geniale a Cornelius durante Parma-Torino.
Questa sua peculiarità si riscontra anche nei numeri: è il giocatore del Parma che sbaglia più passaggi (dopo Cornelius e Inglese) ma al tempo stesso è il dodicesimo in Serie A per passaggi chiave.
Ad impressionare è anche la sua abilità nel dribbling, c’è da dire che la sua abilità si normalizza nello stretto, guarda un po’ come quella di Gervinho, dove non sempre mostra buona reattività e un buon primo controllo del pallone e quindi un giocatore che esplode letteralmente negli spazi aperti. 



ALVARO MORATA -  Nato a Madrid il 23 ottobre 1992, Alvaro Borja Morata Martin è entrato all’età di 13 anni nel settore dell’Atletico Madrid prima di passare al Getafe e al Real. Diversi anni trascorsi nelle fila dei Blancos. L’esordio in Liga è avvenuto il 12 dicembre 2010. Nonostante le sue qualità, l’attaccante spagnolo non è mai riuscito ad imporsi nella capitale madrilena tanto che nel 2014 ha accettato la proposta della Juventus.
Con i bianconeri ha trovato quella continuità che gli ha permesso di esprimersi ad alti livello. Prestazioni che non sono passate inosservate dallo stesso Real Madrid che lo ha riportato in Spagna. Un solo anno in Liga e poi un nuovo trasferimento al Chelsea allenato da Antonio Conte. Due stagioni in Inghilterra prima di ritornare nella sua città di nascita, ma questa volta nelle file dell’Atletico. Un ritorno al passato per lui visto che proprio con questa squadra ha iniziato a tirare i calci al pallone.
Il ritorno alla Juventus dell’attaccante è avvenuto nella giornata di lunedì 21 settembre 2020 quando i bianconeri hanno trovato l’accordo con l’Atletico Madrid per un prestito con diritto di riscatto. Un rinforzo voluto fortemente anche da Andrea Pirlo che ha giocato con lui nella prima avventura italiana.
In Italia lo spagnolo ha trovato anche l’amore. Il 17 giugno 2017 l’attaccante ha sposato la modella e blogger Alice Campiello. Un anno dopo (il 29 luglio) sono nati i gemelli Leonardo e Alessandro. 



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