lunedì 27 agosto 2018

Juve Lazio 2- 0

Di questa partita se n'e' parlato parecchio , alla vigilia i giornali e le televisioni l'annunciavano come la passerella di CR7 , presenti autorita' vere o presunte tali di questo calcio malandato , in tribuna si vede addirittura Antonio Conte fra baci e abbracci con la famiglia Agnelli, scusate se e' poco....  Per quelli della curva sud era invece l'occasione per manifestare tutto il malcontento che cova da qualche mese, un malumore che si chiama PAURA,  paura di non riuscire piu' a seguire come si vorrebbe la nostra amata Juve,  settori ospiti che vengono messi a 50 , a 60 euro da societa' che mirano soltanto a lucrare sulla nostra pelle sfruttando l'effetto CR7 , il tutto di fronte al silenzio generale di tutti,  media in primis ma soprattutto della nostra societa' che avrebbe a mio avviso il dovere di indignarsi e pretendere rispetto per i propri tifosi ma evidentemente non puo' farlo dopo aver gia' spremuto le tasche degli stessi tifosi con aumenti epocali del prezzo degli abbonamenti,  col risultato comunque sia di fare per l'ennesimo anno sold out , non che ci volesse un genio per capirlo,  da noi a differenza che in altri posti se un abbonato rinuncia a rinnovare altri 10 sono in fila per prendere il suo posto, il tutto in una sorta di morte tua vita mia , detto in italiano , come si puo' pensare di essere ottimisti in un simile scenario ? E allora l'unica arma rimasta ai tifosi e' la protesta silenziosa che e' quello che tristemente e' andato in scena sabato allo Stadium, dei cori contro Bonucci non ne voglio parlare per non dar adito a polemiche mi limito a sottolinearne soltanto la legittimita '  di fronte ad un'atteggiamento spocchioso e come al solito presuntuoso e arrogante di un soggetto che evidentemente ha un'alta autostima di se stesso, forse esagerata visti i risultati che pero' ricorda qualcuno che quasi come lui se ne ando' da Torino con un ladro, ma lasciamo perdere e facciamo finta di niente per il bene della Juve direbbe qualcuno, lasciamo perdere tutto , anche che fra un po' per seguire la Juve non bastera' uno stipendio, la societa' non puo' restare in silenzio di fronte a questo, quando ci sono realta' a 150 km che per carita' le ultime vittorie le avranno si  vissute dieci anni or sono e qualcuno ancora oltre , ma  che come bacino d'utenza di tifosi  e cioe' sotto il punto di vista potenziale di tifosi direi che non siano messe malissimo,  ebbene queste societa' l'abbonameto lo fan pagare la meta' del nostro  e da sempre  questo va detto .
Nonostante lo sfogo che credo condividano in tanti, come sempre forza Juve, su questo non si discute , mai  e in fondo le critiche sono dettate solo dall'amore verso questi colori non certo per parlare male di qualcuno che sia chiaro !

Cronaca della partita:  
Per la prima davanti al proprio pubblico, Allegri sceglie il 4-3-3 con Szczęsny in porta; Cancelo, Bonucci, Chiellini e Alex Sandro in difesa; Khedira, Pjanic e Matuidi in mezzo al campo; Bernardeschi, Mandzukic e Ronaldo a formare il tridente offensivo. Rispetto a Verona, dunque, in panchina Cuadrado, Dybala e Douglas Costa.

Sul fronte opposto Simone Inzaghi conferma il 3-5-1-1 previsto alla vigilia. Spazio dunque a Strakosha tra i pali; Wallace, Acerbi e Radu a formare il reparto difensivo; Marusic, Parolo, Lucas Leiva, Milinkovic-Savic e Lulic a comporre la linea mediana; Luis Alberto a supporto di Immobile.

Nel riscaldamento pre-partita grandi ovazioni per Cristiano Ronaldo, mentre piovono copiosi i fischi per Leonardo Bonucci. Entrambe le reazioni del resto erano ampiamente prevedibili. Prima del fischio d'inizio la curva Scirea omaggia con un coro Claudio Marchisio: una sorta di saluto dopo la rescissione consensuale con la società. Poi, spazio alle emozioni del campo. Al 7' Ronaldo prova a sbloccare la partita con un colpo di testa, nessun problema per Strakosha.


All'11' la Juve pasticcia in difesa, Lulic va al tiro e Szczęsny si deve distendere per deviare in corner la conclusione del giocatore laziale. Al 16' ancora Lazio: Marusic da fuori area, comodo l'intervento del portiere della Juve che blocca. Intorno al 20' doppia occasione per i padroni di casa: azione travolgente conclusa da Khedira che coglie un palo clamoroso, a seguire Bernardeschi mantiene viva la sfera e dopo una gran giocata va al tiro trovando la prodigiosa risposta del numero uno biancoceleste. Lo Stadium si accende, applausi per i ragazzi di Allegri.

La Vecchia Signora insiste e al minuto 29 passa: Pjanic raccoglie una respinta corta della difesa ospite e da fuori area lascia partire un tracciante che non lascia scampo a Strakosha. Notevole nell'occasione la costruzione dell'azione bianconera, partita dalle retrovie e conclusasi con il gol del vantaggio. Sotto di un gol, la squadra di Inzaghi prova a riequilibrare la contesa al 33': il diagonale di Immobile è però troppo largo. Al 35' è invece Milinkovic-Savic ad andare al tiro, pallone fuori non di molto: a provocare la giocata del talento serbo uno dei troppi disimpegni errati della retroguardia campione d'Italia.

Che ci sia qualcosa da rivedere nel reparto difensivo della Juve appare chiaro anche al 38' quando ci vuole tutta la bravura di Bonucci (questa volta applaudito eccome) per arginare Immobile lanciato a rete. Al 41' riecco Ronaldo: botta smorzata dalla difesa, para Strakosha. Prima dell'intervallo ospiti pericolosi con Parolo che incorna un cross di Milinkovic-Savic non trovando però il bersaglio. Sì va così al riposo con la Juventus avanti 1-0.

Nessuna novità in avvio di ripresa, si riprende a giocare e al 50' la compagine bianconera sfiora il bis: guizzo di Ronaldo sulla sinistra e traversone che Mandzukic tocca ma senza riuscire ad indirizzare verso la porta. Al 54' tiro di Matuidi da circa 30 metri, pallone ampiamente sopra la traversa: prestazione sotto tono per il numero 14 di casa, a prescindere dal singolo episodio. Al 58' Luis Alberto tenta il colpo ad effetto da fuori area, Szczęsny controlla il pallone che finisce sul fondo. Primo cambio del match: Allegri sostituisce Bernardeschi con Douglas Costa. Al 64' doppia sostituzione nelle file  della Lazio: Parolo e Luis Alberto lasciano il campo in favore di Badelj e Correa.




Al 69' nuovo cambio per la squadra di casa: esce Pjanic, l'autore del gol, al suo posto Emre Can. Un minuto dopo Ronaldo infiamma lo stadio: destro a giro sotto la traversa, miracolo di Strakosha. Grande la giocata di CR7, grandissima la risposta del portiere albanese. Juve vicina al raddoppio che però arriva al minuto 75': Cancelo irrompe sulla destra e mette in mezzo dove Strakosha sfiora mandando fuori tempo Ronaldo, sul pallone si avventa comunque Mandzukic che scarica in rete. Ad un quarto d'ora dalla fine partita in ghiaccio per la Signora.

Ultimo cambio per Inzaghi: fuori Milinkovic-Savic, dentro Durmisi. Risponde Allegri con Bentancur in sostituzione di Khedira. La gara si chiude con la Juve a caccia del tris che non arriverà. Finisce così 2-0, tra gli applausi di un pubblico che si gode la seconda vittoria in altrettante gare di campionato.   (fonte Torino sportiva)

Il tabellino: 

JUVENTUS (4-3-3): Szczęsny; Cancelo, Bonucci, Chiellini, Alex Sandro; Khedira (84' Bentancur), Pjanic (69' Can), Matuidi; Bernardeschi (60' Douglas Costa), Mandzukic, Ronaldo.

A DISPOSIZIONE: Perin, Pinsoglio, Rugani, Barzagli, Benatia, Cuadrado, Dybala.

ALLENATORE: Massimiliano Allegri.

LAZIO (3-5-1-1): Strakosha; Wallace, Acerbi, Radu; Marusic, Parolo (64' Badelj), Leiva, Milinkovic (79' Durmisi), Lulic; Luis Alberto (64' Correa); Immobile.

A DISPOSIZIONE: Proto, Guerrieri, Bastos, Caceres, Basta, Cataldi, Murgia, Caicedo, Rossi.

ALLENATORE: Simone Inzaghi.

ARBITRO: Massimiliano Irrati di Pistoia
RETI: 30' Pjanic (J), 75' Mandzukic (J).
AMMONITI: 45'+1' Alex Sandro (J), 52' Parolo (L), 66' Milinkovic (L), 81' Douglas Costa (J), 87' Can (J)

 


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