Dopo una sconfitta ci si rialza e la vita continua, deve continuare anche se la batosta rimediata contro l'Ajax e' di quelle secche , dalle quali fatichi prima di rialzarti , la sud come sempre e' pronta all'appello e risponde presente, non altrettanto posso dire degli altri settori dello stadio muti come pesci per gran parte della partita, io lo dico sempre , prima di invocare la bolgia e di dare patenti di tifosi a chicchessia bisognerebbe chiedersi sempre , io sarei capace di fare altrettanto per la mia squadra ? Se la risposta e' NO l'ovvia conclusione dovrebbe essere sempre quella di portare rispetto per chi quei colori li segue da una vita con duri sacrifici , rinunce e rischiando spesso e volentieri diffide e denunce spesso somministrate a casaccio tanto per dimostrare l'autorita' , da quando c'e' lo Juventus Stadium non e' mai successo niente in termini di ordine pubblico eppure i provvedimenti sono piovuti a raffica spesso immotivati, non parliamo del caro prezzi, ormai i tifosi specialmente quelli che seguono la Juve ogni domenica , in ogni trasferta in Italia o in Europa sono tartassati pesantemente approfittandosi del fatto che se vogliono vedere la loro squadra devono pagare il dovuto possibilmente senza rompere troppo le scatole, in fin dei conti con CR7 in squadra cosa pretendono ? Purtroppo non e' solo la societa' o le altre societa' che ragionano cosi' ma pure gran parte dei tifosi delle tribune , i cosidetti tifosi Doc , dicitura voluta dalla societa' ma in realta' non veritiera e spesso la verita' e' un'altra come sappiamo, sei un tifoso Doc se paghi 1000 euro di abbonamento all'anno e non protesti , spesso coloro che non rientrano in questa categoria in verita' e' gente che la Juve la segue da 20, 30 o anche 40 anni e per quella maglia ha rischiato spesso del proprio mandando in rovina in alcuni casi anche la propria stabilita' famigliare o perdendo il posto di lavoro ... Ieri era il momento di tifare la maglia, chi non lo ha fatto a mio avviso ha sbagliato, a volte le battaglie che si ritengono giuste come quella del caro biglietti, devono venire in secondo piano davanti alla maglia e ieri era una di quelle volte, questo e' il mio pensiero , per quanto riguarda chi non ha festeggiato lo scudetto nr . 37 credo fara' i conti con la sua coscienza e che un po' in privato si vergognera' , davvero uno spettacolo indecoroso che ci fara' ulteriormente prendere per i fondelli in giro come se gia' non lo fossimo, sarebbe ora di inculcare certi ideali e certe dottrine anche nei tifosi non propriamente ultras , perche' se tifi una squadra oltre a sostenerla sempre nella buona e nella cattiva sorte, devi essere orgoglioso di lei e quindi uno che non festeggia un trofeo per pigrizia o inappetenza per me non e' un vero tifoso ma soltanto un pupazzo .
Cronaca del match : Scudetto doveva essere e scudetto è stato, anche se non sono mancati i brividi, durati una mezz’ora, il tempo trascorso dal vantaggio ospite firmato da Milenkovic fino al pareggio di Alex Sandro. Alla fine la Juve batte in rimonta la Fiorentina, grazie all’autorete di Pezzella in avvio di ripresa, e con questo risultato la squadra bianconera conquista il suo ottavo scudetto consecutivo.
Sono le 19.51 quando arriva il triplice fischio dell’arbitro Pasqua, per Massimiliano Allegri è stato il quinto titolo consecutivo e a breve si capirà se questa sarà stata la sua ultima vittoria o se la storia è destinata a durare ancora, come ha garantito anche il presidente Agnelli. Ma pesa ancora la fresca delusione patita contro l’Ajax, nella stagione che doveva portare a compimento la conquista della Champions League, tanto è vero che la festa finale è stata in tono minore, specie se si pensa a quello che invece era capitato nel 2012, dopo il primo tricolore dell’era Conte.
Abbiamo vinto il tricolor, canta la curva alla fine, ma all’inizio della partita la curva era rimasta in silenzio per 10 minuti e gli striscioni erano stati esposti al contrario, per protestare contro la società per la questione del caro biglietti. Poi spazio alla partita, con la Fiorentina targata Montella che parte forte e mette paura ai bianconeri, che si rimettono sulla retta via grazie al gol di Alex Sandro, ma che nel primo tempo soffrono le pene dell’inferno contro un avversario più vivace e forse anche più brillante dal punto di vista atletico, con il giovane Federico Chiesa (futuro bianconero?)che fa ammattire la difesa della Signora, colpendo due pali nel primo tempo.
La ripresa regala quasi subito l’autogol di Pezzella, su cross del solito Cristiano Ronaldo, a quel punto il resto è soltanto un lungo conto alla rovescia fino al triplice fischio di Pasqua. La Juve è campione d’Italia con cinque giornate di anticipo sulla fine del campionato, arriva a otto titoli consecutivi, come nessuno mai ha saputo fare nei grandi campionati europei. Ma dalla prossima settimana si comincerà già a ragionare sulla prossima stagione, su una Champions da provare finalmente a conquistare.Perché la grande forza di questa società è che la vittoria più importante è sempre la prossima da conquistare. (da Torino sportiva)
Tabellino:
JUVENTUS (4-3-3): Szczesny; Joao Cancelo, Rugani, Bonucci, Alex Sandro; Emre Can, Pjanic (20′ st Bentancur), Matuidi; Cuadrado (41' st De Sciglio), Ronaldo, Bernardeschi (30′ st Kean). All. Allegri
FIORENTINA (3-5-2): Lafont; Milenkovic, Pezzella, Ceccherini; Chiesa (21′ st Muriel), Dabo, Veretout, Benassi (28′ st Gerson), Hancko; Simeone, Mirallas (35′st Fernandes). All. Montella
Arbitro: Pasqua di Tivoli
Reti: 6' Milenkovic, 37' Alex Sandro, 7' st aut. Pezzella
Ammonito: Gerson





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