domenica 24 settembre 2017

Juventus Torino 4-0

Prima partita col pienone,  il derby richiama i desaparecidos chissa' come mai assenti nelle prime 3 partite dove guarda il caso , affrontavamo nell'ordine Cagliari,  Chievo e Fiorentina,  non esattamente le tre partite che secondo i loro canoni meritano lo spostamento del loro culo da casa allo stadio ,  i granata sono in buon numero anche se non riempiono il settore ospiti, troveranno la scusa che il biglietto costava troppo ?  Quelli che ci sono cantano e si fan sentire per lunghi tratti, ma la sud questa sera è in forma e sovrasta tuto e tutti,  prima della partita coreografia con  bandierine bianco e nere e al centro un telone raffigurante Castello degli Acaja  e il monumento a Emanuele Filiberto Duca d`Aosta, nel secondo anello oltre alle bandierine  un telone raffigurante una zebra  rampante , in parte la mole Antonelliana e un  pallone di cuoio anni Trenta,   il tifo e' continuo e di buona intensita',  nella Juve spicca l'assenza del Pipita, dopo l'astinenza dal gol che dura da diverse partite nonostante le dichiarazioni di Allegri volte a spronarlo e a dargli fiducia , oggi siede in panchina,  Allegri gioca con Mandzukic centravanti , Dybala dietro e sulle ali Cuadrado e Douglas Costa a scaraventar palloni al centro ,  il Toro sin dalle prime battute da l'idea di non capirci molto e appare in bambola , Dybala apre subito le danze con un tiro che non da scampo a Sirigu e corre sotto la sud che esplode di gioia ,  poi accade come sempre nei derby che non riuscendo a competere con la tecnica ci provano con l'agonismo per non chiamarlo con un'altro nome, magari scarponaggine o scorrettezze , Baselli entra come un pazzo su Pianic e dopo esser gia' stato ammonito in precedenza saluta tutti e va a fare la doccia non prima di beccarsi gli insulti  e uno spintone da Mihajlovic.
Prima di andare negli spogliatoi c'e' ancora un gran gol di Pjanic,  il secondo tempo non ha storia, il Toro fa la comparsa e non vede l'ora che finisca questa partita, i  nostri fanno torello fra gli Ole' dello Stadium poi fra pali, parate di Sirigu e altri due gol , nell'ordine  Alex Sandro e Dybala termina questo derby a senso unico e non e' una novita' ....

Tabellino: 
JUVENTUS (4-2-3-1) Buffon; Lichtsteiner, Benatia, Chiellini, Alex Sandro; Pjanic, Matuidi (dal 27’ st Bentancur); Cuadrado (dal 17’st Bernardeschi), Dybala, Douglas Costa; Mandzukic (dal 35’ st Higuain). (Szczesny, Pinsoglio, Rugani, Barzagli, Asamoah, Sturaro). All. Allegri
TORINO: (4-2-3-1): Sirigu; De Silvestri, N’Koulou, Lyanco, Ansaldi; Rincon (dal 30’ st Gustafson), Baselli; Iago Falque (dal 30’ st Acquah), Ljajic, Niang (dal 24’ st Boyé); Belotti. (Ichazo, V. Milinkovic-Savic, Molinaro, Valdifiori, Burdisso, Edera, Berenguer, Moretti, Sadiq). All. Mihajlovic
ARBITRO: Giacomelli di Trieste (Meli e Vuoto, VAR Mazzoleni)
MARCATORI: 16’ e 46’ st Dybala, 40’ pt Pjanic; 12’ st Alex Sandro
NOTE: spettatori 40.186, incasso di 2.100.318 euro. Espulso Baselli (T) al 24’ pt per doppia ammonizione, entrambe per gioco scorretto. Ammoniti Ljajic (T), Benatia (J), Acquah (T). Recuperi: 2’pt, 3’ st

Cronaca del match   (fonte torinosportiva.it:L’Allianz Stadium ribolle di calore ed entusiasmo quando le due squadre scendono in campo. Nella Juve la sorpresa è Higuain in panchina, ufficialmente per lievi problemi muscolari, anche se nel pre partita il dg Marotta aveva parlato di scelta tecnica: Mandzukic è il perno offensivo che vede alle sue spalle il trio Cuadrado-Dybala-Douglas Costa. Anche il Toro conferma il 4-2-3-1, ma le sorprese sono Ansaldi dirottato a sinistra e il giovane brasiliano a comporre la coppia centrale con Nkoulou. Davanti i soliti tre al servizio di capitan Belotti. L’avvio è tutto della Juve, col baby Lyanco costretto a una chiusura decisiva su Mandzukic già dopo 30 secondi, anche se poco dopo il brasiliano rischia di mettere in crisi Sirigu con un retropassaggio azzardato, ma Dybala non ne approfitta. L’argentino al 6’ è protagonista di un gran numero, poi Cuadrado si esibisce in un grande slalom, ma appena dentro l’area calcia senza però inquadrare la porta. Dopo 8 minuti si vede finalmente anche il Toro, ma il tiro di Ljajic è alto. Poco dopo i granata potrebbero far male con una bella ripartenza, ma Iago Falque perde l’attimo fuggente al momento di calciare, poi è di nuovo la Juve a riprendere il comando delle operazioni, con Matuidi e Pjanic che stravincono il duello con Baselli e Rincon in mezzo al campo.

La Juve ha anche un Alex Sandro molto ispirato sulla sinistra, sul crosso del brasiliano Dybala però è in lieve ritardo. Il fuoriclasse bianconero, però, è prontissimo ad approfittare di una doppia dormita prima di Baselli e poi di Ricon, ruba palla all’ex compagno e si invola, trovando la rasoiata che trafigge Sirigu appena dentro l’area. E’ il minuto 16, ne passano altri otto e la partita virtualmente si conclude, perché il già ammonito Baselli commette un fallo più plateale che cattivo su Pjanic e Giacomelli non mostra alcuna clemenza, spedendolo anzitempo negli spogliatoi. Né il giocatore del Toro, né Mihajlovic (poi subissato di fischi e insulti dalla curva bianconera) la prendono bene, andando a protestare vivacemente col quarto uomo, ma sotto di un gol e di un uomo per i granata la gara diventa una mission impossible. Miha prova a tamponare l’emorragia togliendo Iago Falque per aggiungere sostanza in mezzo al campo con Acquah, ma ormai la Juve è padrona assoluta del gioco. Lyanco si segnala per alcune ottime chiusure, Sirigu dice di no a Pjanic, ma al 40’ il bosniaco trova l’angolino giusto sul tocco di Cuadrado e col 2-0 la gara di fatto è chiusa già prima dell’intervallo, nonostante il tentativo di Belotti su punizione di Ljajic poco prima del 45’.

Si riparte nella ripresa con l’onda bianconera che continua ad imperversare, Alex Sandro fa le prove al 3’ e poi al minuto 11 firma la rete del 3-0, di testa su azione d’angolo, sovrastando di testa un marmoreo Niang, autore dell’ennesima prova incolore. A questo punto Allegri comincia a pensare alla Champions e alla gara contro l’Olympiakos, regalando mezz’ora di riposo all’applauditissimo Cuadrado (al suo posto Bernardeschi) e più tardi a Matuidi (dentro Bentancur). Nel frattempo i suoi potrebbero trovare persino il 4-0, se Sirigu non facesse un mezzo miracolo sul colpo di testa di Benatia e poi ci fosse un doppio salvataggio sulla linea dei granata, oltre al palo colto da Mandzukic, in un’azione d’attacco interminabile della Juve. Il Toro fa fatica persino a superare la metà campo e solo nel finale Mihajlovic decide di sostituire l’inconsistente Niang con Boyé, ma a quel punto qualsiasi cambio sarebbe risultato ininfluente. Bello l’applauso del pubblico bianconero all’ex Rincon, quando viene sostituito dallo svedesino Gustafson.

Nel finale Sirigu evita la goleada della Juve con un paio di ottimi interventi, la Juve gioca sul velluto ma al 90' cala comunque il poker con il solito imprendibile Dybala. Per i bianconeri ora l'impegno in Champions e domenica 1° ottobre la difficile trasferta di Bergamo contro l’Atalanta, mentre i granata proveranno a lavare la ferita del derby tornando al successo nella gara casalinga contro il Verona.



Dichiarazioni post partita:    Massimiliano Allegri è soddisfatto al termine di un derby dominato dalla Juve e non lo nasconde ai microfoni di Premium Sport: “Stiamo cominciando a correre un pochino, i ragazzi hanno fatto una bella partita, abbiamo giocato con grande velocità e con grande tecnica e poi in superiorità tecnica abbiamo gestito anche se a fine primo tempo abbiamo concesso due punizioni che potevamo evitare. Nella ripresa non abbiamo subito neanche un tiro in porta e abbiamo fatto bene: non era facile perché questo Torino non è facile da battere".
"Quando si è in superiorità numerica bisogna evitare i falli - aggiunge il tecnico toscano - mi riferisco a Dybala che ha fatto una grande partita ma ha preso due o tre colpi perché ha tenuto troppo palla in alcune circostanze. A volte bisogna avere meno fretta, soprattutto quando si è un uomo in più. Higuain in panchina all’inizio? E’ stata una scelta tecnica perché ci sono tanti match da giocare e ho preferito dargli un turno di riposo. Gonzalo è un giocatore importante per tutti e l’ha dimostrato sempre".

"Davanti ho tutti grandi giocatori e capiterà a tutti di stare fuori a turno durante la stagione, altrimenti non riusciremmo a tenere questi ritmi. In questa gara ho inserito sei giocatori che nella scorsa gara non avevano giocato. Anche l’anno scorso Gonzalo nelle prime partite è stato fuori, così come Pjanic. Gonzalo non deve avere l’ansia di fare gol, è entrato bene ma deve stare tranquillo perché troverà il gol, nella sua carriera ha fatto caterve di gol e ne farà altri anche quest’anno".

Chi è l’antagonista della Juventus?: "Il Napoli sta giocando un calcio importante e sta ottenendo i risultati che sono la cosa che conta, perché poi solo una squadra finisce nell’albo d’oro. Sono preoccupato perché tutti sono d’accordo nel dire che la Juve ha fatto bene in questa partita, sono più sereno quando succede il contrario. Mandzukic mi ha ringraziato per averlo messo prima punta? Sono io che ringrazio lui per la prestazione che ha fatto. Manduzkic è un bene importante all’interno della squadra, potrebbe anche giocare a centrocampo. Un giudizio su Dybala? Sta facendo molto bene ma so che durante la stagione ci saranno momenti in cui faranno gol gli altri attaccanti. Dobbiamo lavorare per migliorare singolarmente e come squadra perché la classifica comincia ad allungarsi".









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