A Ferrara va in scena una partita brutta, sia da una parte che dall'altra, solo che la Spal ha raggiunto appieno lo scopo , cioe' portar via un punto che fa classifica e soprattutto impensabile alla vigilia contro la prima della classe, al cospetto di uno stadio che risveglia antichi ardori , un'impianto il Mazza tipicamente inglese come impostazione, la curva ovest sembra una delle celeberrime terraces degli anni ottanta coi tifosi a ridosso della porta e il tifo che rimbomba come all'interno di un salone, la curva ospiti e' gremita di juventini provenienti da ogni dove coi gruppi di sempre in primo piano, della partita ripeto non mi pare il caso di parlarne in quanto tutti abbiamo visto la pochezza di quanto emerso sia da una parte che dall'altra, quello che mi sembra il caso di evitare , credo sia piangersi addosso perche' probabilmente il Napule salira' a - 2 , ma di guardarsi un'attimino davanti e rendersi conto di dove siamo e di cosa abbiamo davanti come cammino, il Real Madrid fra meno di due settimane ai quarti di Champions league, il primato in classifica e la finale di coppa Italia, tutto il resto scusate , ma e' noia ......
CRONACA DELLA PARTITA :
La Spal, coinvolta nella lotta per non retrocedere nella serie cadetta dopo un solo anno di apprendistato nella massima divisione nazionale, sceglie di puntare sulla sua formazione tipo, con Meret fra i pali e il trio difensivo formato da Cionek, Vicari e Felipe. A centrocampo agiscono Grassi, Schiattarella e Kurtić, mentre sulle corsie laterali vengono confermati Lazzari, oggetto delle mire di mercato di numerosi club di prima fascia, e l'ex clivense Costa. Il tandem offensivo è composto da Paloschi (autore della rete dell'1-1 siglata all'ultimo respiro nel match casalingo contro l’Inter) e Antenucci (in goal la scorsa settimana contro il Sassuolo al "Mapei Stadium" di Reggio Emilia). Massimiliano Allegri, dal canto suo, conferma 7 undicesimi della squadra che mercoledì pomeriggio ha sconfitto l'Atalanta all'"Allianz Stadium". Le uniche novità riguardano il ritorno di Buffon tra i legni, di De Sciglio e Rugani nel pacchetto arretrato in luogo di Lichtsteiner e dello squalificato Benatia, e di Alex Sandro esterno d'attacco al posto di Mandžukić. Lo scacchiere zebrato è completato da Chiellini e Asamoah in difesa, Pjanić e Matuidi in mediana, Douglas Costa, Dybala e Higuaín in attacco. Gli estensi scendono in campo con la tradizionale divisa a strisce bianche e azzurre e pantaloncini bianchi, i campioni d'Italia rispondono con casacca gialla con inserti blu e calzoncini gialli.
PRIMO TEMPO - Avvio di gara complicato per la Juventus, aggredita nella propria metà campo dai padroni di casa, che attuano un pressing asfissiante che finisce spesso e volentieri per favorire le imprecisioni nel fraseggio. I bianconeri, dal canto loro, attendono le offensive emiliane con undici uomini dietro alla linea del pallone, cercando di scippare il possesso ai loro rivali di giornata in fase di interdizione e di ripartire in velocità, sulla falsa riga di quanto accaduto nei primi 30 giri d'orologio della sfida di mercoledì contro l'Atalanta. La prima vera occasione si materializza all'11' sui piedi di Alex Sandro, lanciato in area da una devastante accelerazione di Douglas Costa: il brasiliano ex Porto calcia sul primo palo, ma la sua battuta a rete viene deviata in calcio d'angolo, sui cui sviluppi Higuaín scaglia una conclusione debole da fuori area agevolmente controllata da Meret. Un'altra chance non capitalizzata porta la firma di Dybala, che, al 17’, calcia dal limite dell'area, ma, suo malgrado, la traiettoria risulta priva di effetto e si spegne di poco a lato del montante alla destra dell'estremo difensore spallino. Al 30' la SPAL si rende pericolosa con un cross basso di Costa dalla sinistra per l'accorrente Paloschi, anticipato di un soffio in scivolata da un attentissimo Chiellini. Negli ultimi dieci minuti della prima frazione gli ospiti tentano di trovare il vantaggio a più riprese, a suon di rimpalli (Pjanić) e di staffilate dalla distanza (Asamoah), senza tuttavia riuscire a sbloccare il risultato. Al 45', infine, Dybala lambisce l'incrocio dei pali con un calcio di punizione dalla sua mattonella preferita e fa correre i brividi lungo la schiena dei sostenitori estensi. Non c'è recupero, si va al riposo sul parziale di 0-0.
SECONDO TEMPO - Al termine dell'intervallo la partita riprende con gli stessi 22 protagonisti del primo tempo. Douglas Costa al 50' impegna Meret con un sinistro violento ma centrale; Allegri capisce che il momento potrebbe rivelarsi propizio e chiede a Mandžukić di accelerare le operazioni di riscaldamento per un suo successivo ingresso in campo, che avverrà solo al 64’ al posto di Asamoah (con conseguente arretramento di Alex Sandro). Cinque minuti più tardi Chiellini effettua una progressione impressionante palla al piede e scarica sul sinistro di Dybala, che tira di prima intenzione, però non inquadra la porta. La "Vecchia Signora" alza notevolmente il baricentro, ma spesso rimane imbottigliata fra le maglie strettissime della retroguardia biancazzurra e non riesce a rendersi pericolosa quanto vorrebbe. La tenzone diviene nervosa, con colpi proibiti da una parte e dall'altra e pochi, pochissimi sussulti, a causa degli esigui spazi disponibili. Al 75', dopo un forcing estenuante della Juventus, la SPAL ingaggia un 2 contro 1 nella metà campo di Buffon e compagni e Rugani effettua un intervento salvifico, "galleggiando" fra Antenucci e Paloschi e oscurando al primo la linea di passaggio per servire il secondo. A seicento secondi dal 90' Chiellini alza bandiera bianca per un problema di probabile natura muscolare: a sostituirlo è Barzagli, mentre nei ferraresi Everton Luiz rimpiazza Paloschi. Clamorosa la palla-goal non concretizzata all'81' da Mandžukić, lasciato libero di colpire di testa in tuffo sul secondo palo. Bentancur è l'ultima carta di Allegri, che richiama in panchina Matuidi nel tentativo disperato di trovare il vantaggio. All'88' Alex Sandro, libero in area, calcia in maniera flebile tra le braccia del portiere, sprecando una ghiotta opportunità. Floccari rileva Antenucci e aggiunge centimetri alla contraerea ferrarese per respingere eventuali assalti zebrati, a cui si aggiunge pochi istanti più tardi il difensore Šimić. Il recupero, seppur cospicuo (5 minuti) non regala ulteriori sussulti e al triplice fischio di Massa il "Mazza" esplode di gioia: la SPAL ha fermato la capolista, ottenendo un punto d'oro in chiave salvezza e rispondendo al successo agguantato a Udine dal Sassuolo nel tardo pomeriggio odierno. Amaro in bocca per i piemontesi, che domani potrebbero tornare a sentire il fiato sul collo del Napoli in classifica. La lotta scudetto è più che mai aperta. (fonte Torino sportiva)
TABELLINO:
SPAL (3-5-2): Meret; Cionek, Vicari, Felipe; Lazzari, Grassi, Schiattarella, Kurtić, Costa (92' Šimić); Paloschi (82' Everton Luiz), Antenucci (89' Floccari). A disposizione: Gomis, Marchegiani, Bonazzoli, Väisänen, Schiavon, Salamon, Vitale, Viviani, Dramé. Allenatore: Leonardo Semplici
JUVENTUS (4-2-3-1): Buffon; De Sciglio, Rugani, Chiellini (80' Barzagli), Asamoah (64' Mandžukić); Pjanić, Matuidi (84' Bentancur); Douglas Costa, Dybala, Alex Sandro; Higuaín. A disposizione: Szczęsny, Del Favero, Höwedes, Lichtsteiner, Sturaro, Marchisio. Allenatore: Massimiliano Allegri
ARBITRO: Davide Massa di Imperia
MARCATORI: nessuno
AMMONITI: 32' Kurtić (S); 60' Schiattarella (S); 66' Costa (S); 69' Douglas Costa (J); 79' Pjanić (J); 85' Everton Luiz (S)
RECUPERO: 0'; 5'
ANGOLI: 3-7
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