
La giornata cominicia nel pre partita, la gente entra molto prima anche un'ora prima per assaporare ogni attimo , ogni momento di questa giornata memorabile per molti aspetti triste per altri, si comincia con la carrellata degli inni storici della Juventus, da quello del 1915 a quello attuale passando per quello a me piu' caro essendo cresciuto con quello cioe' quello anni settanta , ottanta, poi e' il momento dell'entrata in campo dei giocatori scandita da Thunderstruck degli ACDC il primo del gruppo e' proprio Gigi che corre sotto la curva fra il boato irrefrenabile della sud , i tifosi ospiti sono un centinaio per l'occasione in camicia e cravatta per protestare in modo goliardico in merito al prezzo del biglietto di 50 euro , ostentiamo ricchezza e ignoranza il loro messaggio sui social nei giorni precedenti .... fra la sud e il settore ospiti comincia subito una battaglia di cori offensivi come questa antica e fiera rivalita' impone peraltro, ma tempo cinque minuti la sud rivolge le proprie attenzioni solo ed esclusivamente a Gigi , un monologo di cori che avrebbero fatto piangere perfino uno scandinavo , figuriamoci lui che ha la Juve nel cuore , la coreografia e' incentrata sul 36° scudetto con una gigantografia di Buffon che con le mani ce lo consegna, la partita e' solo un contorno ad una giornata che si capisce subito , e' dedicata soltanto a lui , forse piu' che allo scudetto appena conquistato, un due aste in curva sottolinea come Buffon valga piu' di una Champions, totalmente daccordo su tutta la line perche' personaggi e campioni cosi' non ne vedremo mai piu' e anche qualora ne nascessero sarebbero figli di un calcio di plastica , futuristico e senz'anima , per cui chi piange fa bene a farlo perche' sa bene cosa sta perdendo , lo spessore umano di una grande persona, spesso osteggiata e attaccata da chi odia i nostri colori , col solo pretesto dell'invidia e dell'odio per la Juve , il fuoco a cui e' stato sottoposto dopo Madrid e' stato letteralmente scandaloso checche' ne dicano gli altri, si dovrebbero vergognare e sciacquarsi la bocca prima di giudicare l'uomo e il campione .....E cosi' anche questo scudetto e' finito in bacheca e Torino come per il primo di questi sette scudetti e' tornata a riempirsi di cuori bianconeri facendo vedere a tutti che Torino ha due soli colori , il bianco e il nero, ogni tanto gli altri della seconda squadra della citta' tentano di diffondere un'altra versione , peccato che nei fatti vengano sempre inerorabilmente smentiti ..... LA VECCHIA SIGNORA HA VINTO ANCORA !
CRONACA DELLA PARTITA : Buffon in porta; Lichtsteiner, Barzagli, Rugani e Alex Sandro in difesa; Marchisio, Pjanic e Sturaro a centrocampo; Dybala, Mandzukic e Douglas Costa in attacco. Sono questi gli undici scelti da Massimiliano Allegri per la passerella finale davanti al pubblico amico. La risposta dell'Hellas è invece affidata a Nicolas tra i pali; Romulo, Caracciolo, Ferrari e Souprayen sulla linea difensiva; Aarons, Danzi, Fossati e Fares a metà campo; Cerci e Matos in avanti.
Considerato il contesto, la partita è poco più che un'esibizione. Non manca però il divertimento ed i portieri di entrambe le squadre diventano protagonisti: il primo a essere chiamato in causa è Buffon che al 16' sventa in tuffo una conclusione a giro di Fares. Decisamente più impegnato è invece l'estremo difensore scaligero Nicolas, che dopo un paio di interventi di ordinaria amministrazione (al 19' su Douglas Costa e al 25' su Mandzukic) al 32' salva alla grande ancora sul croato con un guizzo felino. Il guardiano della porta veronese sfiora la capitolazione al minuto 40: superato da un pallonetto delizioso di Dybala, il brasiliano si salva grazie alla traversa. Sulla respinta del legno Sturaro si tuffa nel tentativo di ribadire in rete, ma viene anticipato da un difensore avversario con cui si scontra: le conseguenze dell'impatto costringono il numero 27 bianconero ad abbandonare il campo, al suo posto subentra Bentancur. Il primo tempo si chiude senza reti.
La ripresa si apre con una novità nel Verona: c'è Bearzotti in sostituzione di Caracciolo. Al 50' però cambia anche il risultato, la Juventus passa in vantaggio: sugli sviluppi di un corner, la palla arriva a Douglas Costa che calcia in porta trovando la respinta di Nicolas. Sulla deviazione del portiere Rugani è il più lesto a intervenire e firma l'1-0.
Al 52' è già tempo di bis: punizione di Pjanic semplicemente perfetta e palla nuovamente in gol. Con il risultato in cassaforte, al 63' arriva il momento più atteso: la standing ovation per Gianluigi Buffon. Tutto lo Stadium, compresi i giocatori in campo, si ferma a tributare il doveroso omaggio al numero uno bianconero.
Il portierone saluta così i colori bianconeri dopo diciasette anni di militanza: al suo posto spazio per il terzo portiere juventino Carlo Pinsoglio. Come degna conclusione del momento arriva pure la pioggia, quasi a sottolineare con un velo di tristezza la fine di un'era in casa Juve.
La partita riprende ed il Verona al 76' accorcia le distanze: traversone dalla destra dell'ex Romulo, zampata di Cerci e palla in rete. All'84', nel diluvio, calcio di rigore per i padroni di casa.
Lo stadio invoca sul dischetto Lichtsteiner, un altro dei pilastri di sette anni di successi giunto all'ultima uscita con in colori della Signora: lo svizzero si presenta alla battuta, ma Nicolas non è in vena di regali e neutralizza il penalty.
Il numero 26 si rifà comunque con il saluto di tutto il pubblico che arriva nei minuti antecedenti al fischio finale.
Al 93' giunge il triplice fischio, la Juve vince 2-1. Spazio (finalmente) ai festeggiamenti.
(Fonte Torino Sportiva)
TABELLINO:
JUVENTUS (4-3-3): Buffon (18'st Pinsoglio); Lichtsteiner, Barzagli, Rugani, Alex Sandro; Marchisio, Pjanic, Sturaro (44'pt Bentancur); Dybala, Douglas Costa (21'st Higuain), Mandzukic. (Szczesny, De Sciglio, Chiellini, Benatia, Khedira, Cuadrado, Matuidi, Asamoah, Howedes).
ALLENATORE: Massimiliano Allegri.
VERONA (4-4-2): Nicolas; Ferrari, Caracciolo (1'st Bearzotti), Souprayen, Fares; Romulo, Danzi, Fossati, Aarons (17'st Zuculini); Cerci, Matos (35'st Petkovic). (Silvestri, Coppola, Verde, Felicioli).
ALLENATORE: Fabio Pecchia
ARBITRO: Riccardo Pinzani della sezione di Empoli.
AMMONITI: Fares, Fossati.
RETI: 5'st Rugani (J), 7'st Pjanic (J); 31'st Cerci (HV).
Al 40'st Nicolas para un rigore a Lichtsteiner.



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