domenica 9 febbraio 2020

Verona - Juventus 2-1

Se uno dall'esterno vedesse la stagione della Juventus Sarriana,  noterebbe che ad una prestazione eccellente ne seguono altre deprimenti ,  dato che non voglio credere che i giocatori siano diventati delle pippe improvvisamente debbo pensare ragionevolmente che la colpa sia della confusione mentale in cui si trova la squadra, passare da un sistema di gioco tradizionale ad uno a zona, passare dalla difesa a 3 e contropiede alla suggestione che pressare alti nella meta' campo avversaria sia la soluzione non porta dei benefici immediati e a seconda degli interpreti potrebbe anche non portarli mai perche' per fare un tipo di gioco ci vogliono interpreti adeguati a farlo al meglio, ma questo lo sa chiunque compreso Sarri, la sua colpa ancor prima di quella della dirigenza credo sia stata quella di non capire che quest'anno a causa di questo cambiamento totale non si sarebbe molto probabilmente vinto nulla ma qualcuno forse sottovalutava l'Inter, sottostimava la Lazio credendo di rivincere il campionato in pompa magna e di arrivare come di consueto ai quarti di finale in Champions, poi con la scusa del cambiamento tattico si poteva continuare con la filastrocca che ci vuole tempo per assimilare gli schemi e che la Champions l'avremmo vinta l'anno dopo,  credo nella testa dei dirigenti ci fosse innanzitutto il dogma di voler cambiare il gioco, facendo divertire i tifosi e di conseguenza vendendo tante magliette di Ronaldo o di Dybala in giro per il mondo a giovamento del "brand" questo mantra che ormai e' diventato di casa alla Juventus, senza il brand non puoi competere , comprare giocatori e primeggiare in Champions,  per la verita' dopo il bel girone vinto qualcuno ci stava pure credendo legittimando questa scelta della societa' per cui chissenefrega del caro biglietti, se volete i campioni dovete pagare cosa pretendete ?  se non vi sta bene andate a vedere le altre squadrette insomma, era un po' quello il leit motiv fino a poco tempo fa',  da ieri invece il leit motiv sono le bestemmie !   Ieri e' bene dirlo non si e' onorata la maglia, che sia chiaro,  l'unico che non centra nulla con la mediocrita' di una squadra inguardabile e' Ronaldo  il quale beato lui predica calcio di un'altro livello ed e' inevitabile non si mischi alla pochezza vista ieri.
Dispiace soprattutto per chi ancora nonostante divieti, bastoni fra le ruote e l'indifferenza di tutti continua a macinare Km al seguito in trasferta (anche ieri presenti)  , quelli li sono la Juventus non la squadra , la societa' o chi pensa che comprare la maglietta con i nomi in arabo sia un 'atto di fedelta' alla Juventus ....  Potete tornare a far la bella vita, fra macchinoni, ristoranti esculsivi ed eventi mondani promettendo che dalla prossima cambierete registro, tanto queste sono le uniche stupidaggini che vi sento dire ogni volta !

Cronaca della partita:  Seconda sconfitta in quattro gare disputate nel girone di ritorno, entrambe in trasferta. Questo è il magro bottino che la Juventus di Maurizio Sarri ha ottenuto in questi ultimi match disputati. Campanelli d’allarme evidenti? Forse no, ma sicuramente il tecnico toscano non dormirà in totale serenità, questo è sicuro.

I Campioni d’Italia capitolano in casa dell’Hellas e questa volta Verona è “fatale” per i bianconeri. Se da una parte abbiamo visto una squadra sottotono, dall’altra abbiamo potuto godere di una compagine in grandissimo spolvero che con la vittoria di ieri sera ha raggiunto otto risultati utili consecutivi. E dopo un risultato del genere, ma anche e soprattutto dopo un filotto del genere non si può non elogiare lo splendido lavoro di Juric che ha plasmato a suo piacimento la formazione veneta e per il momento sta ottenendo, con merito, risultati davvero strabilianti. In casa Juve, invece, gli umori saranno totalmente differenti. Questo poteva essere un turno favorevole per i torinesi, visto l’imminente derby di Milano e soprattutto tenendo in considerazione anche il prossimo turno di campionato, quando Bonucci e compagni ospiteranno il Brescia e Lazio e Inter si scontreranno in un vero e proprio big match di alta classifica.


Tra questa gara e quella della prossima settimana, per di più, i bianconeri saranno impegnati a San Siro nella semifinale di andata di Coppa Italia, di conseguenza ci saranno altre energie, fisiche e mentali, da spendere. Come già accennato in apertura i bianconeri sono quasi sempre stati sottotono e sono passati in vantaggio nel secondo tempo grazie a una vera e propria invenzione di Cristiano Ronaldo, a segno per la decima gara consecutiva. L’Hellas, però, ancora una volta ha dimostrato grande personalità e carattere, oltre a un’intensità di gioco molto alta, e approfittando di un pasticcio difensivo ha trovato il pareggio con Borini e non molto dopo, grazie all’ausilio del VAR, anche la rete del vantaggio grazie a un calcio di rigore trasformato dal sempreverde Pazzini che lancia i veneti a quota 34, al sesto posto in classifica, in piena zona Europa.

Il 3-4-1-2 di Juric è una macchina perfetta che funziona a meraviglia. Con Pessina sulla trequarti tutti hanno partecipato alla manovra offensiva e il Verona nel primo tempo fa la partita e va anche a segno con Kumbulla, ma la sua rete di testa viene annullata per fuorigioco dopo il consulto del VAR.


Il 4-3-3 della Juve (che ha giocato il match con il lutto al braccio per la scomparsa di Benito Sarti) non è stato incisivo come, invece, era accaduto lo scorso week-end contro la Fiorentina. I bianconeri sono passivi a inizio gara, trovandosi costretti a subire l’ottimo avvio del Verona, pur costruendo le migliori occasioni del primo tempo. Se, infatti, nei primi 20’ l’unico vero spunto dei ragazzi di Sarri è la traversa di Douglas Costa, negli ultimi 10’ Ronaldo sfiora tre volte il vantaggio prima con un tiro a giro lento che si stampa sul palo, poi con un destro che esce di un soffio dopo una finta e una controfinta e infine con un colpo di testa su uno splendido traversone di Douglas Costa che finisce a lato. Ciò che è successo nel secondo tempo, poi, lo abbiamo già raccontato. I bianconeri riescono a passare in vantaggio, ma due passaggi a vuoto regalano il successo all’Hellas che ringrazia e continua a sognare.

Urge un rapido e netto cambio di rotta in casa Juve perché inizierà un tour de force che porterà via tante energie e arrivare a giocarsi gare importanti non nelle migliori condizioni possibili renderà il tutto ancora più complesso. Il campionato è ancora lungo, ma ci saranno tanti fattori che entreranno in gioco, di conseguenza Bonucci e compagni dovranno farsi trovare pronti. Due sconfitte nelle ultime tre gare non possono più essere considerate soltanto un caso. (fonte Torino sportiva)

Tabellino:
VERONA (3-4-1-2): Silvestri; Rrahmani, Gunter, Kumbulla; Faraoni, Veloso (57' Verre), Amrabat, Lazovic (79' Dimarco); Pessina; Borini, Zaccagni (69' Pazzini). A disposizione: Adjapong, Berardi, Bocchetti, Dawidowicz, Di Carmine, Empereur, Eysseric, Radunovic, Stepinski. Allenatore: Juric.

JUVENTUS (4-3-3): Szczesny, Cuadrado, de Ligt, Bonucci, A.Sandro; Bentancur (81' De Sciglio), Pjanic, Rabiot; D.Costa (72' Ramsey), Higuain (59' Dybala), Ronaldo. A disposizione: Buffon, Coccolo, Matuidi, Olivieri, Pinsoglio, Rugani. Allenatore: Sarri.

ARBITRO: Massa.
MARCATORI: 64' Ronaldo (J), 75' Borini (J), 86' su rig. Pazzini (V).
NOTE: Ammoniti Lazovic, Pessina (V); A.Sandro, Dybala, Bonucci (J). Recupero: 1' e 6' .





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