lunedì 30 marzo 2020

un ricordo di Vladimiro Caminiti ....

Sono quasi 27 anni che ci ha lasciati un giornalista che nella sua vita ha raccontato la JUVENTUS , ce l'ha raccontata dalle pagine di Tuttosport e dai suoi libri dei quali ho l'onore di possederne uno  JUVENTUS 70 credo fuori catalogo ma reperibile unicamente nei mercatini dell'usato del quale prima o poi  quando avro' terminato di leggerlo scrivero' qualcosa ..... .
Caminiti era un romantico del calcio con uno stile tutto suo, direi poetico, dalla sua macchina da scrivere al campo di calcio , alla sua amata Juventus , intervistava i giocatori e faceva dei bellissimi articoli o editoriali su Tuttosport.
Ci ha lasciati il 5 settembre del 1993 e per rendergli omaggio la Juventus depose un mazzo di fiori in tribuna stampa , si perche' lui e la Juventus erano praticamente marito e moglie tanto era il suo amore e la fede per i nostri colori ,  tra i suoi allievi  come non citare il grande Darwin Pastorin di Tuttosport che mille volte intervisto' i giocatori  dopo gli allenamenti al Combi....
Di lui diceva  " Fu il mio maestro, giusto e severo” e si perche' Vladimiro Caminiti prendendolo sotto la sua ala protettrice gli insegno' il giornalismo cambiando di fatto la sua vita e lui gli voleva bene.

Il giornalista  Caminiti la cui carriera si sviluppa  fra gli anni '50 e '90 . è uno dei baluardi di un calcio che non c'e' più al pari di Gianni Brera o Gian Maria Gazzaniga ma con le sue peculiarita' , a differenza degli altri due che io considero nell'elite del giornalismo sia ben chiaro  era forse meno pungente e ironico verso gli altri ma rivolgeva le sue critiche o le sue parole sostanzialmente per la juventus , difficilmente contro gli altri, lo percepivi chiaramente che le sue parole arrivavano direttamente dal cuore, era un'innamorato della Vecchia Signora , talmente devoto che sentirlo parlarne aveva un non so che' di poetico , in alcuni momenti quasi morboso addentrandosi in dettagli che andavano oltre il calciatore in se ma sfociavano piu' che volentieri in domande sulla loro vita privata , a lui interessava forse l'uomo prima del calciatore . 
Oltre che a Tuttosport,  collabora con Hurrà Juventus  (la storica rivista ufficiale del club) e con il Guerin Sportivo.

Riporto piu' che volentieri  il ricordo che  Darwin Pastorin posto' sulla sua pagina ufficiale Facebook che dimostra appunto la devozione di Darwin verso quel grande giornalista e personaggio che e' stato Vladimiro Caminiti al quale ogni gobbo vero dovrebbe riservare un posto al sole nell'angolo dei ricordi cosi' come lo dovrebbe fare la Juventus nel Museo a mio modo di vedere perche' lui è indiscutibilmente parte della nostra leggendaria Storia :

“Il 5 settembre 1993 Vladimiro Caminiti smetteva di scrivere. Fino all’ultimo, con sofferenza e con indomabile passione, chiese alla Scrittura conforto. Scrivere era il suo essere, il suo cappotto, la sua nuvola, il suo giardino dei ricordi. Fu il mio maestro, giusto e severo. “Ricordati: comincia sempre il racconto della partita dal verde del prato e dall’azzurro del cielo”. Maneggiava gli aggettivi con maradoniana abilità. Sapeva svelare, con due domande, l’anima segreta di ogni personaggio. Fu tenero e feroce, ingenuo e astuto: soprattutto, per noi giovani avvolti di sogni, un esempio. Ancora oggi gli dico “Grazie, ti voglio bene”. E mi dispiace non portarti più la valigia (quella pesantissima valigia piena di tutto e di più), sfidarti nelle poesie a memoria, scegliere il vino sempre sbagliato, passeggiare tra vicoli antichi o lungo fiumi memorabili. E poi leggerti e ancora leggerti. E sei ancora qui, tenero e prepotente, tra le tue pagine: così vive così vere così abbaglianti. In ogni parola un frammento del tuo cuore. In ogni virgola il tuo furore e il tuo amore: per quel mestiere che hai onorato anche nei giorni dell’addio”.

Ciao Vladimiro sempre nei nostri  cuori e nelle nostre bandiere !!!!!



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