domenica 7 giugno 2020

Carletto Parola


Sandro Zambelli , uno degli allora dirigenti juventini, una sera assistendo a una partita della squadra del Dopolavoro Fiat , noto' un attaccante ricco di classe e decise senza dubbi o remore di portarlo alla Juventus , quel ragazzo di chiamava Carlo Parola ed era nato a Torino il 20 settembre del 1921 , orfano di padre in eta' infantile visse a Cuneo gran parte della sua gioventu' e si trasferi nuovamente a Torino dopo l'assunzione in Fiat come operaio .
Nelle giovanili bianconere  ricopre il ruolo di stopper , nel calcio di una volta lo stopper era l'attuale difensore centrale,   fino agli anni ottanta e forse anche oltre  le difese erano schierate a 3 con due difensori laterali (i terzini) e uno stopper al centro della difesa , lo stopper si occupava del centravanti avversario .
Dopo due stagioni di rodaggio a partire dal '42 Parola divenne il piu' forte difensiore italiano e d'Europa  tanto che nel '47 venne chiamato nella rappresentativa del Resto del Mondo  per affrontare una selezione della Gran Bretagna in Scozia a Glasgow. Classico difensore di scuola italiana, dotato di un tempismo perfetto per recuperare palloni generalmente corretto passo' alla storia non per un gol evitato ma per la mitica rovesciata a liberare l'area di rigore  uno dei pezzi forti del suo repertorio a cui ricorreva abbastanza spesso peraltro .
Il 15 gennaio del 1950 un fotografo riesce per caso a fargli una foto riprendendola in tutta la sua bellezza dal basso, per caso perche' era andato negli spogliatori al bagno e risalendo la scaletta degli spogliatoi fece quella foto che come tutti sapete campeggia da  decenni sull'album delle figurine Panini .
Alla Juve vinse due scudetti (1950 e 1952)  e 1 coppa Italia (1941/2)  ,  di lui ci ricordiamo anche come allenatore della Juventus vincendo in panchina  3 scudetti (1959/60 , 1960/1  e 1974/5) e 2 coppe Italia  (1958/9 , 1959/60)  e per alcuni anni  dopo l'arrivo di Trapattoni come osservatore .




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