sabato 27 giugno 2020

Juventus - Lecce 4-0

Erano gia' pronti i titoli di coda, dopo le prime 2 uscite col Milan e col Napoli  che ci son costate la coppa Italia i soliti disfattisti erano gia' saliti sul carro dei nostri nemici per celebrare il funerale della Juventus che allenatore in primis buttava baracca, burattini e dirigenti in un cestino per ripartire con chissa' quali nomi e quali progetti , nel calcio si sa è una pessima abitudine quella di fare tabelle , pronostici soprattutto se non fondati sulla logica ma solo sull'antipatia personale verso qualcosa o qualcuno, la Juventus ogni anno viene additata come una squadra al capolinea, i dirigenti degli incompetenti , poi quando uno di questi viene accompagnato alla porta e decide di trasferirsi a Milano diventa come per incanto il miglior dirigente italiano degli ultimi vent'anni e chi ne ha preso il posto alla Juventus , prima incensato come il vero cervello del mercato juventino adesso diviene uno senza esperienza , un flop che senza il maestro Beppe  non sa che pesci pigliare peraltro affiancato da un'altro senza  ne' arte ne' parte ,  un tizio che risponde al nome di Pavel Nedved splendido fuoriclasse in campo ma un fallimento come dirigente.  La verita' è che le partite le fanno i giocatori non la societa' e quando prendi certi nomi prima o poi certe dinamiche tornano in auge, anche dopo 3 mesi di lockdown contrariamente al parere di qualcuno che li vedeva gia' bolliti o con la testa altrove , aggiungiamoci poi la mancanza di una concorrente seria in Italia e il gioco e' presto fatto cari espertoni dei miei stivali... Mancano  nove o dieci partite per cui non cantiamo vittoria , non  facciamo come gli interisti  perche' noi siamo altro, ma la strada e' tracciata , adesso cari disfattisti potete risalire sul carro del vincitore .....


Cronaca : La Juve c'è. Se serviva una prova di forza per rispondere alle frenate di Lazio (sconfitta dall'Atalanta) e Inter (fermata sul pari dal Sassuolo), i bianconeri l'hanno data eccome. Con il Lecce finisce quattro a zero. E segnano tutti e tre i centravanti: Dybala con un gran gol e Ronaldo su rigore come a Bologna, più Higuain nel finale. A cui si aggiunge la ciliegina di De Ligt. E, manco a dirlo, Cr7 mette lo zampino anche nel primo e nel terzo gol, con due assist. Il messaggio alle avversarie è dunque chiaro: le due inseguitrici sono al momento rispettivamente a -7 e a -11 in classifica, anche se devono ancora giocare; i biancocelesti contro la Fiorentina, i nerazzurri contro il Parma.

Risultato rotondo, dicevamo, ma il tabellino non inganni: il Lecce è partito forte e la Juve ha sofferto. Con Ronaldo capace di sbagliare un gol clamoroso a due passi dalla porta. Decisiva l'espulsione del centrale del Lecce, Lucioni, alla mezz'ora, per un'ingenuità. Sta di fatto che dopo un primo tempo equilibrato, finito zero a zero, la seconda frazione si è giocata a una porta sola. E negli ultimi dieci minuti il Lecce ha letteralmente smesso di giocare, lasciando dilagare i bianconeri. La prossima sfida per gli uomini di Sarri sarà contro il Genoa, martedì alle 21.45 al Luigi Ferraris.




Nessuna sorpresa di formazione nella Juve, con Sarri che sceglie Matuidi come terzino sinistro e con Rabiot preferito a Ramsey come terzo di centrocampo accanto a Pjanic e Bentancur. Bernardeschi ancora una volta nel tridente d'attacco accanto a Dybala e Ronaldo a dispetto di Douglas Costa, lasciato in panchina. L'avvio della partita è a favore del Lecce: i bianconeri alzano subito la linea del pressing, ma le gambe sono molli e il possesso palla è sterile. E così la prima occasione è sui piedi di Rispoli: al 4' minuto il terzino leccese calcia di prima intenzione ma non inquadra la porta di Szczesny. La Juve pressa molto ma se il Lecce esce palla al piede graffia, anche a causa di qualche leggerezza di troppo dei difensori di casa. Vedi De Ligt con una disattenzione non da lui. Al 20' un lampo bianconero, ma Gabriel è bravissimo a opporsi a un gran tiro di Rabiot dalla distanza. Ronaldo ha voglia di segnare e si vede, tanto che al 29' tenta addirittura una spettacolare rovesciata, non trovando però l'impatto giusto con la palla. Due minuti dopo, la svolta: erroraccio di Lucioni che, da ultimo difensore, gestisce male una palla che ha tra i piedi, Bentancur ci si avventa sopra con furbizia e il difensore leccese ci mette il piede. Punizione per la Juve ma soprattutto cartellino rosso per Lucioni, fino a quel momento ottimo nel comandare le difesa salentina. In 11 contro 10 la partita diventa più divertente, con occasioni da ambo le parti. Al 41' la Juve confeziona l'azione perfetta per mandare in gol il suo numero 7, completamente solo e a due passi dalla porta, ma Ronaldo spreca clamorosamente con la specialità della casa: il colpo di testa. Un minuto dopo, anche Bernardeschi si guadagna il podio al festival degli errori: tira da dentro l'area piccola, ma spara alto. Si va al riposo sullo zero a zero.



Nella ripresa, tutto un altro film. Nel senso che la Juve fa pesare da subito l'uomo in più. Dopo tre minuti gran colpo di testa di Bonucci, Gabriel si oppone. Sarri fiuta che la squadra gira meglio della prima frazione e si gioca la carta Douglas Costa, che entra al posto di Rabiot: si gioca con il 4-4-2 con il brasiliano e Bernardeschi esterni. Passano pochi secondi e la Juve passa in vantaggio: errore della difesa leccese, Ronaldo serve l'assist a Dybala, fino a quel momento un po' in ombra, e l'argentino pesca l'incrocio dei pali con un sinistro a giro e da capogiro. Uno a zero. Ed è il 52'. Seguono 8 minuti di dominio Juve, fino al rigore del raddoppio: Rossettini stende Cr7 in area, nessun dubbio sul penalty. Ronaldo non perdona dagli 11 metri, tirando ancora una volta centrale, come contro il Bologna. Sul due a zero, partita finita: la Juve domina, il Lecce scompare. I bianconeri creano occasioni e mandano ancora in gol Higuain, subentrato a Dybala al 76' con gran voglia di segnare. Assist di tacco di Ronaldo e tiro da dentro l'area dell'argentino per il tre a zero. Sul finale, gioia anche per De Ligt, che mette in porta di testa su assist di Douglas Costa. Quattro a zero. All'andata era finita uno a uno. Questa volta la Juve potrà preparare la partita con il Genoa, avversario ostico in questi ultimi anni scudettati, con più serenità.  (fonte Torino sportiva)



Tabellino:
JUVENTUS (4-3-3): Szczesny; Cuadrado, De Ligt, Bonucci, Matuidi; Bentancur (67' Ramsey), Pjanic, Rabiot (51' Douglas Costa); Bernardeschi (76' Muratore), Dybala (76' Higuain), Cristiano Ronaldo. All. Maurizio Sarri

LECCE (3-5-1-1): Gabriel; Donati, Lucioni, Paz; Rispoli, Mancosu, Tachsidis, Petriccione (45' Rossettini), Vera; Falco (63' Babacar); Shakov. All. Fabio Liverani

Arbitro: Marco Piccinini, sezione di Forlì
Reti: 52' Dybala, 61' Ronaldo, 83' Higuain, 85' De Ligt
Ammonito: Bentancur (37')
Espulso: Lucioni (31')


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