Scherzi a parte, di ieri mi rimane oltre ai 3 punti quantomai importanti in questa fase , l'ottima prestazione di Dybala , Ronaldo e i passi avanti che puntualmente arrivano da Rabiot, un giocatore totalmente diverso da quello di inizio e meta' stagione , se continua cosi potrebbe davvero diventare un punto fermo della prossima stagione, Paratici e Nedved sentitamente ringrazierebbero e ne sarei felice anche io francamente. La Lazio e' in fase calante e ieri si e' visto anche se dopo il rigore di Immobile gentilmente regalato dalla Juve come spesso capita ultimamente ha provato a pareggiare andandoci vicinissima con Milinkovic , grandissima parata di Szczesny.
Adesso i disfattisti e i Sarri out sono entrati in meditazione ma non temete che alla prima sconfitta torneranno a strillare piu' determinati che mai ! L'Inter è a -8 ,l'Atalanta a -9 e la pratica scudetto è diventata appunto una pratica che come io ho sempre pensato la Juventus sbrighera' senza problemi.
Cronaca del match: Sarri sceglie a sorpresa di lasciare fuori Pjanic e soprattutto Dybala dall’undici iniziale nella partita scudetto, con in campo Ramsey in mezzo al campo e Higuain nel tridente offensivo con CR7 e Douglas Costa, ma poi il Pipita accusa un problema nella rifinitura e quindi Dybala trova posto in campo e non in panchina. Nella Lazio c’è il solo Milinkovic-Savic tra i titolari in un centrocampo falcidiato dalle assenze, dove trova spazio Djavan Anderson, mentre Caicedo affianca l’ex Immobile nella coppia d’attacco. La Juve mette le tende negli ultimi trenta metri avversari, ma gioca su ritmi troppo bassi per sorprendere una Lazio che si difende anche con nove uomini dietro la linea della palla. I biancocelesti, comunque, provano a ripartire e a verticalizzare, appena ne hanno l’opportunità, con un bel taglio di Immobile per Caicedo, sul quale deve salvare in extremis Bonucci.
La risposta bianconera arriva con una conclusione da fuori di Douglas Costa e poi con un tentativo in diagonale un po’ strozzato di Ronaldo, ma al minuto 11 la Signora va ad un passo dal vantaggio: sugli sviluppi di un calcio di punizione, De Ligt è bravo a trovare la testa di Alex Sandro in mezzo all’area, ma il palo salva uno Strakosha rimasto immobile. La Lazio torna a farsi vedere dalle parti di Szczesny con un bel pallone lavorato di forza da Milinkoci-Savic che innesca Cataladi, la cui conclusione dal limite è leggermente deviata. I ritmi, complice anche il gran caldo, sono tutto tranne che forsennati e questo fa il gioco degli uomini di Inzaghi, che pensano prima di tutto a presidiare la loro metà campo.
Sono rari gli strappi e le accelerazioni, così quando Rabiot ci prova, provando a ripetere la cavalcata che lo aveva portato ad uno strepitoso gol contro il Milan, la difesa laziale va in difficoltà e Strakosha deve salvarsi in corner. L’ultimo brivido del primo tempo, però, è biancoceleste, con Bonucci che lascia uno spiraglio al limite a Immobile, che esplode un gran destro che si stampa sul palo, benedetto da uno Szczesny che era stato superato. Dopo la pausa la Juve sfiora subito il vantaggio con una magia di Dybala nello stretto: Strakosha si salva a fatica, con CR7 che arriva scoordinato sul tap-in, permettendo a Lazzari di spazzare sulla linea.
Al 3’ episodio contestato: Orsato assegna il calcio di punizione sul tocco col braccio di Bastos sul tentativo di Ronaldo, ma poi viene richiamato dal Var a rivedere le immagini e decide di indicare il dischetto: Strakosha indovina l’angolo giusto ma la conclusione di CR7 è troppo forte ed angolata.
L’1-0 diventa 2-0 dopo appena tre minuti, complice una sciocchezza a metà campo di Luis Felipe, che consente di involarsi a Dybala, che poi offre un autentico cioccolatino a Ronaldo, che deve solo scartarlo per firmare il 30esimo gol in campionato, che vale il sorpasso a Immobile nella classifica dei cannonieri e mette in ghiaccio il risultato nella fornace dell’Allianz Stadium. A questo punto inizia la girandola dei cambi, con la Lazio che sembra non esserci più.
Sull’ennesima giocata d’autore di Dybala, solo la traversa nega la gioia della tripletta a CR7, poi Strakosha nega la gioia della segnatura allo scatenato numero 10 bianconero. Quando la partita sta viaggiando verso un comodo 2-0, una distrazione della difesa, tra Bonucci e Szczesny, regala alla Lazio il rigore che consente a Immobile di dimezzare le distanze, regalando un finale carico di brividi. Ma Sarri toglie persino Dybala e inserisce Rugani per blindare la vittoria, con Szczesny che dice di no all’ultimo tentativo di Milinkovic-Savic: la Juve torna a vincere e mette le mani sullo scudetto. (Torino sportiva)
Tabellino:
Juventus (4-3-3): Szczesny; Cuadrado, Bonucci, De Ligt, Alex Sandro; Ramsey (13' st Matuidi), Bentancur, Rabiot; Douglas Costa (12' st Danilo), Dybala (44' st Rugani), Ronaldo. All. Sarri
Lazio (3-5-2): Strakosha; Bastos, Acerbi, Luiz Felipe (44' st Falbo); Lazzari (45' st Moro), Milinkovic, Cataldi (30' st A. Anderson), Parolo, D. Anderson (22' st Vavro); Caicedo (23' st Adekanye), Immobile. All. S. Inzaghi
Arbitro: Orsato di Schio
Reti: st 5’ (rig.) e 8’ Ronaldo, 38’ rig. Immobile
Ammoniti: Djavan Anderson, Alex Sandro, Bonucci, Danilo
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