Tabellino :
Juventus (4-2-3-1): Buffon; Sturaro (36' st Benatia), Barzagli, Chiellini, Alex Sandro; Bentancur, Matuidi; Cuadrado (15' st Higuain), Dybala, Douglas Costa (39' st Bernardeschi); Mandzukic. A disp.: Szczesny, Asamoah, Rugani, Khedira. All.: Allegri
Olympiakos (4-3-3); Proto; Diogo Figueiras, Engels, Nikolau, Koutris; Zdjelar (32' st Fortounis); Pardo (26' st Nabouhane), Romao, Odjidja, Sebà; Emenike (42' st Marin). A disp.: Choutesiotis, Botia, Tachtisidis, Elabdellaoui. All.: Lemonis
Arbitro: Stieler (Germania)
Marcatori: 24' st Higuain, 35' st Mandzukic (J)
Cronaca del match (Torino sportiva):
Sturaro terzino destro e Higuain ancora fuori: Allegri decide così e manda in campo un 4-2-3-1 in cui l'ex giocatore del Genoa occupa la fascia difensiva bianconera e il ruolo di centravanti unico tocca ancora a Mario Mandzukic, con il Pipita nuovamente in panchina. Barzagli e Chiellini al centro della difesa; Bentancur (al posto di Pjanic, per il bosniaco problemi nel riscaldamento) e Matuidi nel settore nevralgico del campo con Cuadrado, Dybala e Douglas Costa a ridosso dell'unica punta. Sul fronte opposto il tecnico greco Lemonis si affida allo stesso modulo di gioco scelto dal collega italiano: il nigeriano Emenike è il terminale offensivo. Prima del via il commosso omaggio della squadra e della Curva "Scirea" a Marco Prato, tifoso prematuramente scomparso sugli spalti dell'Allianz Stadium sabato scorso in occasione del derby.
La trama del match è subito chiara: Juve all'attacco e Olympiakos arroccato sulla difensiva. I padroni di casa faticano a trovare spazi e così, al 14', è l'Olympiakos a farsi vedere dalle parti di Buffon con un tiro di Sebà che finisce alto da posizione defilata. Il team di Allegri non riesce a sfondare e allora si affida alle palle inattive: al 22' e al 23' Dybala centra la barriera in entrambe i casi su calci piazzati da buona posizione, mentre al 30' Alex Sandro sugli sviluppi di un calcio d'angolo tenta il replay del gol nel derby stavolta però senza trovare il bersaglio. Al 34' cross interessante di Cuadrado, Mandzukic colpisce di testa e Proto mette in angolo. Sul corner seguente, il portiere belga (di origine italiane) compie un prodigio levando dalla porta l'incornata di Sturaro: un intervento davvero miracoloso.
La serata di grazia di Proto prosegue al 40': Alex Sandro pennella un assist perfetto per Mandzukic che colpisce con forza, ma il numero 24 dei greci salva ancora. Dopo tanti rischi, gli ospiti trovano uno spunto in contropiede al 42' quando Pardo batte a rete trovando l'attenta risposta di Buffon. Sul finire del tempo la Juve si riaffaccia in avanti, ma la caparbietà non è premiata nemmeno dalla fortuna: prima Dybala esalta nuovamente le doti di Proto, dopodiché una goffa deviazione di Engels incoccia il palo con il proprio portiere battuto. La prima frazione si chiude così 0-0.
La gara riparte senza alcuna novità e con la Juve subito in avanti: al 52' girata di testa da parte di Dybala, palla fuori. Al 55' illusione del gol per Douglas Costa, la cui punizione bacia l'esterno della rete ingannando parte del pubblico sugli spalti. La Juve gettandosi in avanti si espone alle ripartenze dei ragazzi di Lemonis e così al 57' un brivido corre lungo la schiena di Buffon: fortunatamente per il capitano bianconero la mira degli attaccanti greci è sballata ed un azione in velocità conclusa da Sebà si chiude con un nulla di fatto. Al 60' Allegri prova a smuovere le acque: fuori Cuadrado, dentro Higuain. Al 67' tocca ancora intervenire a Buffon che in due tempi ferma il tiro di Odjidja.
Scorre il cronometro, i campioni d'Italia non si fanno assalire dall'ansia e così, al minuto 69, i loro sforzi vengono premiati: Mandzukic lancia Alex Sandro sulla sinistra, il traversone del brasiliano è preda di Higuain che sfrutta un rimpallo e supera finalmente Proto. La gioia dello Stadium è doppia: per il vantaggio, ma anche per il Pipita che si sblocca in un momento personale non proprio esaltante. Il gol tanto agognato non frena i bianconeri, tanto che all'80 il raddoppio è servito: Higuain mette Dybala davanti al portiere, la Joya con un tocco delizioso lo supera ma prima che la sfera oltrepassi la linea di porta Engels rimanda l'appuntamento con il 2-0. Solo per una frazione di secondo però, perché come un falco arriva Mandzukic che mette in ghiaccio la partita. Game over.
Si chiude con lo Stadium in festa e la Juve esultante al cospetto dei propri tifosi. I primi tre punti ottenuti in questa edizione di Champions League permettono di guardare con ottimismo al proseguio del girone, ora però la concentrazione volge tutta al posticipo di domenica sera, a Bergamo, contro l'Atalanta. Il prossimo impegno europeo invece sarà mercoledì 18 ottobre, di nuovo sul terreno di casa, contro lo Sporting Lisbona (stasera battuto, tra le mura amiche, dal Barcellona 0-1).
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