domenica 10 settembre 2017

Juventus Chievo 3-0



Szczesny, Matuidi e Douglas Costa partono dall'inizio nel 4-3-3 scelto da Allegri per affrontare il Chievo. Con Buffon e Chiellini out, la fascia da capitano della Juve è sul braccio di Lichtsteiner; in difesa Asamoah titolare, complice l'assenza di Alex Sandro dovuta ad un attacco influenzale. Il Chievo risponde affidandosi in avanti alla coppia Pucciarelli-Inglese, supportata da Birsa.

L'avvio è di quelli  soft e salvo una conclusione imprecisa per parte, di Sturaro e Radovanovic, non succede nulla  fino al 17' quando ci portiamo in vantaggio, calcio di punizione da zona laterale di Pjanic verso il cuore dell'area clivense, e palla che viene deviata  da Hetemaj alle spalle del proprio portiere. Autogol,    Il Chievo non si scompone piu' di tanto  e al 26' sfiora il pareggio con Radovanovic che su punizione impegna Szczesny, bravo a respingere un pallone insidioso. Sulla respinta del numero 23 bianconero, grande copertura di Benatia in calcio d'angolo. Dal corner seguente, recuperiamo palla e con una travolgente azione in contropiede arriviamo alla conclusione, ma il tiro di Pjanic è parato da Sorrentino .
Juve in pieno controllo della partita, ma imprecisa negli ultimi trenta metri, il possesso palla  fatica a trovare concretezza una volta nei pressi della porta di Sorrentino e così il Chievo si rende pericoloso in ripartenza: al 41' Castro manca il controllo a due passi da Szczesny; al 43' tiro debole di Pucciarelli bloccato dal portiere polacco. Si va all'intervallo, senza recupero, sull'1-0.

Si riparte con gli stessi protagonisti della prima frazione. Nessuna sostituzione nei due schieramenti, ma la ripresa sonnolenta della Juve induce Allegri a prendere immediatamente provvedimenti: al 54' fuori Douglas Costa, dentro Dybala. Prestazione non eccellente per Costa apparso non ancora a suo agio nel gioco di Allegri al contrario  l'ingresso della Joya risveglia la  Juve dal torpore e come per magia ecco arrivare il raddoppio: al 58' Dybala crea, Pjanic rifinisce e Higuain finalizza con forza, precisione e la rabbia tipica dell'animale da gol.  Devastante l'approccio alla gara di Paulo pedina imprescindibile dell'undici bianconero,  imprendibile per la difesa clivense che impazzisce dietro alle sue accelerazioni.

Al 71' ancora Dybala sfiora il tris con un diagonale dalla distanza, pallone che sibila a fil di palo: il secondo tempo è completamente di marca bianconera. Al 75' esordio in campionato per Bernardeschi, che sostituisce Sturaro. Al 77' si rivede il Chievo con una bordata da fuori di Rigoni deviata in corner da Benatia. Dalla bandierina altro brivido per Szczesny: la girata di Pellissier (subentrato al posto di Inglese) non trova la porta. All'81' una punizione di Birsa non trova di pochissimo il bersaglio.
Sotto una pioggia battente, quando il match si avvia alla conclusione, si ferma Mario Mandzukic: problema al polpaccio   (c'è preoccupazione in ottica Champions), dentro Bentancur. La parola fine sulla partita la mette ancora Paulo Dybala, che al minuto 83 firma il 3-0 con un colpo di precisione.

Terzo successo in altrettante gare di campionato. Ora la difficile  trasferta in casa del Barcellona: martedì il debutto in Champions League, primo vero test di un certo livello della nuova stagione.



IL TABELLINO

JUVENTUS (4-3-3): Szczesny; Lichtsteiner; Benatia, Rugani; Asamoah; Sturaro (dal 29' s.t. Bernardeschi), Pjanic, Matuidi; Douglas Costa (dal 9' s.t. Dybala), Higuain, Mandzukic (dal 37' Bentancur). (Buffon, Pinsoglio, Barzagli, Howedes, De Sciglio, Bernardeschi, Cuadrado, Caligara). All. Allegri.

CHIEVO (4-3-1-2): Sorrentino; Cacciatore, Dainelli, Gamberini, Gobbi; Casto, Radovanovic, Hetemaj (dal 22' s.t. Rigoni); Birsa; Inglese (dal 31' s.t. Leris), Pucciarelli (dal 20' s.t. Pellissier). (Pavoni, Seculin, Jaroszynski, Rigoni, Garritano, Stepinski, Cesar, Bani, Depaoli, Tomovic). All. Maran.

ARBITRO: Fabbri di Ravenna
RETI: Hetemaj (C) autogol al 17' p.t.; Higuain (J) al 13', Dybala (J) al 38' s.t.
AMMONITI: Hetemaj (C), Mandzukic (J), Matuidi (J).




 





Massimiliano Allegri replica a chi critica la sua Juventus anche dopo il 3-0 al Chievo: "E' molto semplice, se hai Dybala le giocate vengono...".
La Juventus vola a punteggio pieno dopo le prime tre giornate di campionato, ma non tutti si lasciano entusiasmare dal 3-0 al Chievo e così nella conferenza stampa post match Massimiliano Allegri puntualizza alcuni concetti sul "giocare bene", a beneficio di chi vorrebbe vedere i bianconeri più spumeggianti.
"Ho detto che non so come gioca la Juve perchè sinceramente non capisco cosa vuol dire giocare bene - attacca il tecnico livornese - Se giocare bene vuol dire solo la fase offensiva, va bene. Se giocare bene vuole dire solo la fase difensiva, va bene. Io ho sempre saputo e mi hanno sempre insegnato che nel calcio ci sono due fasi: quando hai la palla devi essere bravo ad attaccare, quando non ce l'hai bisogna che sia bravo a difendere".
"Per vincere i campionati devi avere una grande difesa, come squadra - spiega Allegri - Non esiste nessuna squadra al mondo che può difendere solo con 6 giocatori e 4 lasciarli sopra la linea della palla, perchè altrimenti subisci goal, soprattutto quando si alza il livello delle squadre affrontate. E comunque lo subiresti anche contro le medio-piccole. Quindi a volte non capisco cosa voglia dire giocare bene. Diciamo che è un modo di dire...".
Allegri piazza poi un'altra zampata sul tema, dedicata ad Arrigo Sacchi e i suoi seguaci: "E' molto semplice, se hai Dybala le giocate vengono, altrimenti non ci sarebbero giocatori da 250 milioni e giocatori da un milione. Sarebbero tutti uguali, se nel calcio si vincesse solo con gli schemi...".




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