giovedì 19 ottobre 2017

Juve- Sporting Lisbona 2-1 (Ch.League)

Oggi al lavoro e penso nei vari luoghi di ritrovo,  discutendo sulla partita , il canovaccio comune è pressoche' questo,  il gioco della Juve fa schifo,  i giocatori sono scarsi, l'allenatore non ha idee e quelle poche sono pessime,  nessuno dice qualcosa del risultato, ne' dell'impegno dei singoli, me ne vengono in mente alcuni, Higuain , Mandzukic, Matuidi' e Pjanic su tutti ,  come sempre quando si parla di noi gli esteti del calcio  e gli esperti di tattiche danno il meglio di loro,  il paragone ovviamente è col Barcellona italiano che per chi ancora non lo avesse intuito sarebbe il Napoli allenato dal genio del calcio italiano e un domani mondiale , il grande Sarri,  quel tale che alla vigilia di Manchester diceva , parole sue, di volere ,  undici facce di cazzo in campo che prendessero a pallonate gli uomini di Guardiola ma che invece le pallonate le han prese , specie nel primo tempo,  invito  pertanto tutti questi amanti del bel giuoco,  che tanto a maggio ce li ritroveremo tutti sul carrozzone come sempre  a cambiare bandiera al piu' presto e a smetterla di fare gli opportunisti tifando solo per chi vince.
Personalmente ieri ho visto una brutta partita, ma ho anche visto che chi c'era in campo ha lottato e ha fatto quello che poteva o che gli concedevano i mezzi tecnici di cui dispone,  prendersela con Cuadrado perché ha giocato male,  con il Pipita perché non segna o con Alex Sandro che ha fatto l'autorete,  Allegri non lo nomino nemmeno ma so che è sempre nei vostri pensieri,   non fa di voi dei tifosi  bensi ' degli squallidi opinionisti di trasmissioni trash  di cui la televisione è gia' fin troppo satura senza il bisogno di averne altri anche allo stadio o durante la vita di tutti i giorni  ....
Ho anche visto i tre punti, che ci pongono in piena corsa per la qualificazione nel girone nonché nella difficile ma non proibitiva rincorsa al primo posto previo il concorso di alcuni risultati favorevoli naturalmente,  ma soprattutto ho visto e questo non e' una conferma bensi' la prassi, una curva con i coglioni, intenta a sostenere la maglia bianconera e anche gli undici in campo perché fare come gli opinionisti che ne hanno una per tutti, non porta a niente se non a ingigantire i problemi che gia' ci sono e che sono seri,  primo fra tutti la questione infortuni che come ogni anno rende il nostro organico pari a quello di una formazione che non gioca le coppe nonostante teoricamente dovremmo avere quasi due squadre considerando la rosa a disposizione di Allegri in sede di ritiro,  servirebbe essere tifosi sempre nella buona e nella cattiva sorte, ma sappiamo bene che fra gli oltre otto milioni di tifosi che le statistiche ci affibbiano almeno la meta' sono tifosi a convenienza e che ne faremmo piu' che volentieri a meno, lo diciamo da anni ormai,  ecco bisognerebbe partire da quelli di Rimini 2006 , quello e' il vero zoccolo duro di gobbi , quelli a cui non interessa che Chiellini la spari in tribuna o che Sturaro sulla  fascia faccia cagare  bensi' l'appartenenza ai colori e il volerli difendere da tutto e da tutti a prescindere, sempre !  Ci rivediamo a Udine e se non dovessero arrivare i tre punti continuate col canovaccio mi raccomando .....

Cronaca del match:
Da torinosportiva.it

Sturaro, Benatia, Alex Sandro, Pjanic e Cuadrado: sono queste le novità, rispetto a sabato scorso contro la Lazio,  in campo dal primo minuto contro i portoghesi di Jorge Jesus.
Il modulo è il classico 4-2-3-1, rispettate dunque le previsioni della vigilia. Sul fronte opposto il tecnico lusitano punta molto su Bas Dost, gigante olandese di 196 cm, già autore in questa stagione di 5 gol in 12 apparizioni.
In difesa invece, lo Sporting può contare sulle parate di Rui Patricio (campione d'Europa con la Nazionale portoghese) e sul terzino italiano Cristian Piccini. La Juve  prova sin da subito a prendere in mano la partita,  lo Sporting, sornione, attende e al momento giusto colpisce: al 12' Sturaro e Cuadrado pasticciano sulla fascia destra, Gelson Martins si ritrova così a tu per tu con Buffon che  para la conclusione , ma nulla può sul successivo rimpallo addosso ad Alex Sandro autore di un clamoroso autogol.
Stordita dello svantaggio, la Juve accenna ad una reazione con Khedira che al 17' impegna Rui Patricio, attenta la risposta del portiere.  Al 22' Mandzukic manca l'appuntamento con un cross invitante dalla sinistra, decisiva la deviazione di Mathieu in corner; un minuto dopo è invece Dybala a non trovare la porta con un sinistro a giro.
La Juve dimostra di esserci aumentando la pressione e così, al 29', arriva il pareggio: calcio di punizione dal limite di Pjanic e palla in rete, una pennellata d'artista che vale l'1-1. Non paga di aver riequilibrato nuovamente la contesa, la squadra di Allegri va subito vicina al sorpasso con Mandzukic: provvidenziale per lo Sporting la chiusura in angolo di Piccini. Si arriva così al 43', questa volta è Higuain a tentare la via del gol sugli sviluppi di un azione d'angolo: la conclusione del Pipita viene messa sul fondo (con l'aiuto del palo) da Rui Patricio. Si va al riposo, dopo un minuto di recupero, con la sensazione di una Juve in crescendo.
I problemi fisici continuano ad attanagliare Benatia, costretto ad uscire e sostituito da Barzagli: con questo cambio prende il via la ripresa. Per vedere un'azione degna di nota bisogna attendere il 58', quando un tiro di Dybala viene comodamente parato dal portiere ospite. Al 61' dentro Matuidi, fuori Khedira e bianconeri che appena due giri d'orologio dopo sfiorano il gol: Higuain lavora bene un pallone sulla destra, mette in mezzo ma Mandzukic viene anticipato di un soffio.
Il cronometro scorre ed i campioni d'Italia faticano a creare pericoli dalle parti di Rui Patricio, chiamato ad intervenire solo al 70' su un'incornata debole di Mandzukic.  Lo Sporting fiuta il momento difficile dei padroni di casa: i lusitani iniziano ad intravedere la possibilità di uscire dallo Stadium con un risultato positivo, ma per arrivare al traguardo di strada da fare ce n'è ancora.
E così, al minuto 83', Allegri si gioca l'ultima carta: entra Douglas Costa, esce tra i fischi Sturaro. La mossa del tecnico livornese dà i suoi frutti dopo neanche sessanta secondi: accelerazione fulminante del brasiliano, conclusa con un cross sul palo lungo laddove è appostato Mandzukic che stavolta non perdona. Quando meno lo si attendeva ecco il 2-1.
A questo punto la squadra di Jesus si riversa in avanti e va vicinissima al 2-2 al 92' quando un traversone di Bruno Fernandes taglia tutto lo specchio della porta senza che nessuno riesca a spingere in rete. L'ultima emozione è rappresentata da un calcio di punizione scodellato a centro area della Juve: Buffon allontana coi pugni e il direttore di gara sancisce la fine delle ostilità.
Più con la forza dei nervi che con altro, la Juve coglie una vittoria pesantissima per il prosieguo del cammino europeo: tra due settimane a Lisbona la possibilità di strappare il pass per gli ottavi, a patto che arrivi un altro successo. Impresa possibile, ma al "José Alvalade" servirà certamente una Juve diversa rispetto a quella vista questa sera.
Il tabellino:
JUVENTUS (4-2-3-1): Buffon; Sturaro (39' st Douglas Costa), Benatia (1' st Barzagli), Chiellini, Alex Sandro; Pjanic, Khedira (17' st Matuidi); Cuadrado, Dybala, Mandzukic; Higuain. A disposizione: Szczesny, Asamoah, Bentancur, Bernardeschi. All: Allegri.
SPORTING LISBONA (4-2-3-1): Rui Patricio; Coentrao (32' st Silva), Mathieu, Coates, Piccini; Battaglia, Carvalho; Acuna, Fernandes, Martins (31' st Palhinha); Dost (42' st Doumbia). A disposizione: Salin, Jonathan, André Pinto, Bruno César, Podence. All: Jorge Jesus.
ARBITRO: Michael Oliver (ENG)
AMMONITI: Chiellini, Sturaro (J); Coates, Fernandes (S).
RETI: 12' pt aut. Alex Sandro (S), 29' pt Pjanic (J), 39' st Mandzukic (J).











Nessun commento:

Posta un commento