giovedì 4 gennaio 2018

Juventus Torino 2-0 (Quarti Coppa Italia)

Derby di coppa Italia ad eliminazione diretta, si gioca all'Alianz Stadium davanti ad uno stadio che non registra il tutto esaurito sia nel settore ospiti che in curva nord e in est per  via della decisione  di lasciare 2 zone cuscinetto , motivi di ordine pubblico altrimenti sarebbero state esaurite di certo,   la curva sud e' in forma,  la coreografia prevede oltre alle solite bandierine distribuite dalla societa' la gigantografia della maglia bianconera old style gia' vista in occasione di Juve Roma ma sempre di effetto,  la grafica della maglia riporta alla memoria quelle degli albori cioe' quando non c'erano sponsor e quando il football era davvero pieno di romanticismo,  per questo motivo questa coreografia ce l'ho particolarmente nel cuore come credo tanti di voi....   Il settore ospiti o meglio i mulita che lo riempiono , in parte va detto,  si danno da fare per farsi sentire e a tratti ci riescono, ma ripeto, i granata degli anni 80 / 90 erano di ben altro spessore ,  chi di voi ha visto certi derby  mi dara' ragione ,   in campo si vede solo la juve,  prendiamo letteralmente a pallonate la porta di Milinkovic Savic il portierone granata fratello del fuoriclasse che gioca nella Lazio,  cio' nonostante al nostro solito segnamo solo un gol con Douglas e rischiamo il pareggio con un palo di Niang immediatamente dopo il nostro gol,   nella ripresa continuiamo a sprecare ma a fare gioco , loro non si vedono quasi mai finche' c'e' un fallo di Khedira su Acquah non visto dall'arbitro ne in tempo reale ne alla Var ,  Mandzukic segna  ed e' il delirio fra Var e arbitro che conferma il gol ed espelle  per proteste Mihajlovic,  francamente dalla curva non mi ero reso conto di niente a casa ho scoperto invece che la Juve avrebbe rubato ,  un film che si ripete periodicamente ma che onestamente sta iniziando a seccarmi sul serio perche'  questi buffoni delle televisioni che fomentano  queste pagliacciate,  lo fanno a senso unico omettendo di scandalizzarsi per il mancato rigore su Dybala nel primo tempo e in genere su ogni torto che riceve la Juve o sui favori fatti al Napoli non ultimo il rigore non visto di scorsa settimana su Mertens,  credo che un club che ha dato tutto al calcio italiano e che ha dato moltissimo anche a quello mondiale come il nostro meriti un po' piu' di rispetto che il fango periodicamente gettato sui nostri colori , ma questo e' un discorso lungo ..........






Cronaca del match  (www.torinosportiva.it)

Il solito film, la solita storia. Anche in Coppa Italia il derby si tinge di bianconero, con la Juve che si impone con punteggio classico e si qualifica per le semifinali (avversaria l’Atalanta) contro un Toro gagliardamente in partita fino a metà ripresa.

La squadra di Allegri ha sofferto in alcuni momenti le incursioni granata, pericolosi per primi con Berenguer e poi capaci di centrare il palo con Niang poco dopo l’1-0 di Douglas Costa. Gli ospiti si sono arresi solo dopo aver incassato il gol del raddoppio, azione viziata forse da un intervento falloso non fischiato sul ghanese Acquah (situazione che ha fatto perdere le staffe a Mihajlovic, espulso per l’ennesima volta allo Stadium): a quel punto anche formazioni molto più solide avrebbero alzato bandiera bianca contro un avversario che, una volta di più, ha chiuso con la porta inviolata. Ora, prima della sosta, per la Juve sabato ci sarà l’insidiosa trasferta di Cagliari, mentre il Toro proverà a cancellare la delusione battendo il Bologna all’Olimpico, in una sfida fondamentale sulla strada per l’Europa.

Cronaca. Solito spettacolo sulle tribune dello Stadium, sempre pieno e caldissimo, che sia campionato, Champions o anche solo Coppa Italia (anche se in questo caso si tratta pur sempre di un derby). La Juve presenta un formazione ricca di seconde linee, da Sturaro a Rugani, da Asamoah e Marchisio, anche se si tratta di giocatori che in almeno una quindicina di squadre di serie A sarebbero tranquillamente titolari. Tra i big, comunque, non mancano Pjanic, Mandzukic e Dybala. Nel Toro scelte praticamente obbligate, vista la moria di assenti: il portiere di coppa Milinkovic-Savic e Baselli-Acquah a centrocampo uniche novità rispetto all’undici in campo sabato scorso contro il Genoa. I granata partono con un bel piglio, anche se la prima conclusione verso la porta è opera di Pjanic al 6’. Quattro minuti dopo, però, complice un liscio di Sturaro, la squadra di Mihajlovic ha l’occasionissima per passare in vantaggio, ma il liberissimo Berenguer riesce a calciare fuori a sette-otto metri dalla porta di Szczesny.



 



La replica della Juve arriva poco prima del quarto d’ora sull’asse Dybala-Mandzukic, ma l’uscita bassa di Milinkovic-Savc svetta la minaccia. Subito dopo, però, la formazione di Allegri colpisce con Douglas Costa, bravo a trovare lo spiraglio giusto dopo un rimpallo in area sul cross di Asamoah da sinistra. Il Toro accusa il colpo e rischia di incassare immediatamente il 2-0 di Dybala, su una veloce ripartenza bianconera, ma poi va nuovamente vicina al gol, ancora con un’iniziativa sulla corsia dello stralunato Sturaro, che perde di vista Niang, il cui diagonale centra in pieno la base del palo. Poco dopo ci prova persino Rincon, ma il suo tiro è troppo debole e centrale, mentre al 23’ l’incursione di Chiellini (poi vanificata da Sturaro) è il primo segnale offensivo della Juve dopo diversi minuti di supremazia granata.

Quando però la formazione di Mihajlovic viene presa in velocità soffre e al minuto 27 Milinkovic-Savic deve sfoderare un riflesso felino per negare a Dybala il 2-0 che sembrava fatto. La gara resta equilibrata anche nel finale di tempo, che vede il Toro non sfruttare con Baselli un contropiede tre contro tre, mentre ancora una volta Dybala fa sussultare lo Stadium con una giocata della sue. Dopo l’intervallo la Juve si ripresenta con Lichtsteiner al posto del deludente Sturaro e per ben due volte si rende pericolosa con la possenza di Mandzukic nell’area piccola. Il Toro fatica di più rispetto al primo tempo ad affacciarsi nella metà campo avversaria, mentre la Juve trova ancora maggiori geometrie in mezzo al campo dopo l’ingresso di Khedira al posto di Marchisio.

A metà ripresa arriva l’episodio che decide la gara: Khedira recupera palla su Acquah, palla a Dybala che poi innesca Mandkzukic, la deviazione involontaria di Baselli apre un’autostrada al croato verso Milinkovic-Savic, che salta per poi depositare in rete. Il gol del 2-0 viene convalidato dopo consulto del Var, richiesto dai giocatori del Toro per un presunto fallo su Acquah (che sembrava evidente): gli animi si surriscaldano e ne fa le spese Mihajlovic, ancora una volta espulso allo Stadium, mentre poco dopo Burdisso è ammonito dopo un parapiglia tra giocatori delle opposte fazioni.

Nel finale la Juve potrebbe dilagare, contro un avversario che non ne ha più e non può pescare nulla dalla sua panchina, ma Dybala è impreciso e il nuovo entrato Higuain calcia troppo centralmente. Il Toro opera i suoi tre cambi tutti nei minuti finali, ma ormai nemmeno avesse fatto alzare dalla panchina un fenomeno sarebbe cambiato qualcosa.


Tabellino 

JUVENTUS (4-2-3-1): Szczesny; Sturaro (1’ st Lichtsteiner), Rugani, Chiellini, Asamoah; Marchisio (14’ st Khedira), Pjanic; Matuidi, Douglas Costa, Dybala; Mandzukic (32’ st Higuain). All. Allegri

TORINO (4-3-3): Milinkovic-Savic; De Silvestri, N’Koulou, Burdisso, Molinaro; Baselli (36’ st Boyé), Rincon, Acquah (35’ st Obi); Iago Falque, Niang (35’ st De Luca), Berenguer. All. Mihajlovic

Arbitro: Doveri di Roma

Reti: 15’ Douglas Costa, 23’ st Mandzukic

Ammoniti: Burdisso, Rugani

Espulso: Mihajlovic

Spettatori: 37.763 per un incasso di 941.828 Euro


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