domenica 22 marzo 2020

Mumo Orsi

Nato ad Avellaneda in Argentina  da genitori italiani , Raimundo Orsi cresce calcisticamente nell'independiente , esordisce a 15 anni , attaccante, destro di piede con una predilezione per la fascia sinistra che gli consentiva di convergere verso il centro e bucare i portieri con tiri a giro micidiali,
Una sua specialita' , battere i corner da sinistra col piede destro e tirare direttamente in porta , con uno di quei gol pareggio ' la partita dell'Italia contro la Cecoslovacchia nella finale Mondiale del '34 , poi nei supplementari per la cronaca vincemmo con un gol di Schiavio .
Combi e Rosetta lo definivano una "meraviglia" , deliziando i tifosi juventini con virtuosismi sopraffini nella Juve vinse quattro scudetti consecutivi tra il 1930-31 e il 1933-34; non poté formalmente fregiarsi del quinto e ultimo titolo del cosiddetto Quinquennio d'oro juventino perche'  nel '35 con 177 partite alle spalle e 77 gol  decise di tornare in Argentina , secondo alcuni per non finire arruolato nell'esercito col rischio di andare in Etiopia la verita' e' che  Orsi fu' spinto da ragioni ben piu' serie, cioe' per assistere la madre gravemente malata ...
In Patria Orsi continuo' a giocare altri 4 anni  nelle fila dell'Independiente e del Boca Juniors per poi trasferirsi in Brasile al Flamengo e chiudere la carriera a 40 anni nel Penarol  in Uruguay , Mumo Orsi ,  magro come il manico di un violino  la sua seconda passione pizzzicava il pallone come una corda di violino e per questo veniva definito un virtuoso del calcio.




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