La Juve quest'anno viaggia un po' a corrente alternata, a partite belle e convincenti seguono partite diametralmente opposte segno che in squadra mancano riferimenti certi, possono essere o l'allenatore o il gioco da qui non si scappa, anche perche' la societa' con tutti i difetti che uno possa trovare e ce ne sono, è solida , ha visione sul futuro, lotta sempre fra i top club del mondo ed è ormai una societa' quotata in borsa da qualche decennio con tutti i suoi annessi e connessi, non è il Toro o il Milan tanto per capirci dove non si sa che fine faranno quando il padrone si stanchera' , qui si sa chi comanda e chi comandera' in futuro, quelli che oggi osannano Pirlo dopo il poker di Parma e ne ho sentiti in televisione non hanno capito che ci troviamo ancora in mezzo al guado, dopo il periodo Allegriano abbiamo stravolto tutto prendendo Sarri , adesso con Pirlo abbiamo di nuovo cambiato il gioco e il modo di stare in campo della squadra senza dimenticare che Pirlo con tutta la buona volonta' è un novizio per cui pur essendo stato un grandissimo fuoriclasse rispettato da tutti compreso da CR7 in veste di allenatore deve dimostrare tutto e i giocatori penso lo percepiscano chiaramente, deve insomma uscire dal Pirlo giocatore e in qualche modo amico dei suoi calciatori e lo deve fare quanto prima per il bene della Juve, anche la questione Dybala la stanno gestendo malissimo, come ho avuto modo di dire dopo Barcellona, Pirlo si deve affidare ai grandi vecchi della squadra, a Chiellini , a Buffon , a Bonucci, lo spogliatoio ce l'hai in mano quando la vecchia guardia ti considera il suo condottiero e ti supportano nella gestione, ora io non so se Pirlo abbia gia' parlato con i vecchi di queste cose chiedendo aiuto , magari lo ha gia' fatto e sto discutendo di aria fritta, ma vedo troppa discontinuita' nelle prestazioni e nei risultati , questo mi fa pensare che quest'unione di intenti ancora non sia stata raggiunta, auguriamoci tutti lo sia molto presto.
Cronaca : Per venti minuti il Parma ha fatto la partita, anche più dei bianconeri scesi in campo ancora una volta con la mimetica. Pressing alto, grande corsa e poco tempo a disposizione di Bentancur e De Ligt (sempre più in versione regista) per impostare. Non a caso la prima occasione vera, dopo un abbozzo di Ramsey, è capitata sui piedi di Kucka, ma Buffon ha risposto subito presente.
Un lampo, ma anche l’unico perché Gervinho non è mai riuscito a mettersi veramente in moto (e nell’intervallo ha pure finito di giocare) e la Juve intuito il pericolo ha dato un paio di sgasate. Con la prima ha sbloccato il risultato, riportando al gol Kulusevski capace di trovare l’angolo giusto ma anche di scrollarsi dalle spalle la scimmia di due mesi difficili. Con la seconda invece ha riavviato quella macchina quasi perfetta che è Cristiano Ronaldo.
Lì è finito tutto anche se in realtà mancava ancora molto al fischio di chiusura. Ma è stato subito chiaro che gli emiliani, esaurita la carica agonistica avevano anche finito tutte le loro armi. Squadra con caratteristiche precise, quella di Liverani, ma leggerina e impaurita quando non gira bene. E così anche se Buffon ha dovuto ancora un paio di volte timbare il cartellino della presenza, è stata quasi solo Juve. Ancora a segno Ronaldo, poi nel finale pure Morata che ci aveva provato spesso ma senza fortuna.
In concreto significa archiviare in fretta le ultime incertezze e pensare alla Fiorentina che arriverà mercoledì all’Allianz Stadium. Un’altra che ha disperato bisogno di punti, meglio evitare distrazioni. Ma adesso Pirlo sa che quando c’è da reagire, come è stato a Barcellona, come è stato anche in Emilia, una risposta dal suo gruppo arriva sempre.
Tabellino:
MARCATORI: 23′ Kulusevski, 26′ e 49′ Cristiano Ronaldo, 86′ Morata (J)
PARMA (4-4-2): Sepe; Iacoponi (60′ Busi), Osorio, Bruno Alves, Gagliolo; Kurtic, Hernani, Kucka (60′ Cyprien), Sohm; Cornelius (60′ Inglese), Gervinho (46′ Karamoh). All. Liverani. A disp. Colombi, Balogh, Brugman, Dezi, Valenti, Ricci, Brunetta, Camara.
JUVENTUS (4-4-2): Buffon; Danilo De Ligt, Bonucci (75′ Cuadrado), Alex Sandro; Kulusevski, McKennie (75′ Portanova), Bentancur, Ramsey (68′ Bernardeschi); Morata, Ronaldo (82′ Chiesa). All. Pirlo. A disp. Szczesny, Pinsoglio, Dragusin, Frabotta, Rabiot, Da Graca.
ARBITRO: Calvarese della sezione di Teramo
Buffon: "Bravi e belli, ma la Juve di Pirlo deve ancora arrivare"
Il numero 1 bianconero: "Ora vinciamo anche contro la Fiorentina prima degli scontri diretti. Mi tengo in allenamento, non voglio fare brutte figure"
"Era una partita da fare nostra in ogni modo perché ora abbiamo la Fiorentina, che è in difficoltà, e dobbiamo vincere anche quella, poi ci saranno gli scontri diretti e per avere meno rimpianti possibili è meglio arrivarci belli appaiati e non staccati, se no diventano gare decisive già a fine andata". Non ha dubbi Gigi Buffon, la sua Juve deve continuare così e scattare in alto in classifica. Soprattutto deve vincere i big match: "A parte l’Atalanta, abbiamo sempre giocato in trasferta contro le big, il responso del campo non ha rispecchiato il campo, vedi la prestazione contro la Lazio" ha spiegato a Dazn.
Sull'attenzione in campo fino alla fine: "Questo è un modo per tenermi in allenamento e trasmettere qualcosa gli altri, se ci riesco ancora, ed è l’unico modo che conosco per non fare brutte figure. Quando vengo a Parma non c’è niente da fare, ho sempre dentro della nostalgia e dei ricordi perché ho passato dieci anni della mia vita indimenticabili. La gente di Parma e Parma saranno sempre nel mio cuore. La maglietta di Superman? La tengo per il gran finale". Poi sulla Juve favorita per lo scudetto: "Una partita non fa testo, se fai cinque, sei, sette prestazioni con bel gioco e vinci con facilità, allora possiamo dire di essere diventati la squadra di Pirlo. Ora abbiamo qualche alto e basso, ma quando abbiamo l’alto siamo bravi e belli da vedere".
Nessun commento:
Posta un commento