Tabellino:
INTER (3-5-2) – Handanovic; Skriniar, De Vrij, Bastoni (85′ Pinamonti); Darmian, Barella, Brozovic (85′ Sensi), Vidal (71′ Eriksen), Young (65′ Perisic); Sanchez, Lautaro. A disp. Padelli, Radu, Gagliardini, Vecino, Kolarov, Ranocchia, D’Ambrosio. Allenatore: Conte
JUVENTUS (4-4-2) – Buffon; Cuadrado, Demiral, De Ligt, Alex Sandro; McKennie (89′ Chiellini), Bentancur (77′ Arthur), Rabiot, Bernardeschi (68′ Danilo); Ronaldo (77′ Morata), Kulusevski (89′ Chiesa). A disp. zczesny, Pinsoglio, Bonucci, Dragusin, Frabotta, Fagioli, Peeters. Allenatore: Pirlo
ARBITRO: Calvarese
AMMONITI: Demiral, Ashley Young, Alex Sandro, Vidal, Cristiano Ronaldo, de Ligt, Arthur, Sanchez
RETE: pt 9′ Lautaro, 25′, 35′ Ronaldo rig.
Cronaca:
Non è serata per i Conte. Uno vede definitivamente tramontare il "Ter". L'altro perde a San Siro nella semifinale d'andata di Coppa Italia contro la Juventus. Passa la squadra di Pirlo, che ringrazia Ronaldo autore della doppietta decisiva e si prende la rinvincita dello scorso 17 gennaio: stavolta è l'allievo a battere il maestro. A nulla vale il vantaggio iniziale di Lautaro per i nerazzurri, che cadono sotto i colpi del portoghese. Partita decisa dagli errori dei singoli. Sul vantaggio dei nerazzurri Buffon va giù lento e la palla gli passa sotto; il pareggio è un regalo di Young che trattiene Cuadrado e manda il portoghese dal gli 11 metri; il gol decisivo è una topica di Bastoni che non s'intende con Handanovic liberando CR7 che a porta vuota fissa il risultato. Succede tutto nel primo tempo.
Nella ripresa l'Inter è stata pericolosa con Sanchez (Demiral ha salvato sulla linea) e Darmian: ma Buffon si è superato. La Juve si è difesa ma ha sbagliato molti palloni in uscita. Ma i nerazzurri, privi di Lukaku, hanno mostrato che sono dipendenti dalla qualità e dalla cattiveria sotto porta del belga. Che al ritorno comunque tornerà a disposizione e sarà un problema per la squadra di Pirlo.
La qualificazione rimane aperta: anche se dopo il risultato di stasera è la Juventus ad essere favorita. Le basterà non perdere a Torino, il prossimo 9 febbraio, per andare in finale. Conte invece ha un solo risultato a disposizione. Ma non parte certamente battuto. Impresa difficile, ma non impossibile. (il Messaggero)
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