Detto questo se vogliamo fare un'analisi onesta e fedele a quanto visto, e' lapalissiano che ci sia un grosso problema difensivo ma questo gia' lo sapevamo da mesi, che il centrocampo non riesca a fare il filtro che dovrebbe, ma cosa dovremmo fare allora, rinunciare a sostenere i ragazzi ? Mandarli a quel paese ogni domenica ? Siamo seri, scendiamo un'attimo dal piedistallo e apriamo gli occhi, ogni tanto e' importante un bagno di umilta' per ripartire e vedrete che ripartiremo anche quest'anno com'e' sempre stato , nel frattempo chi deve esserci anche oggi c'era, grande presenza nel settore ospiti , se solo avessimo la meta' della loro passione non faremmo questi discorsi da sfigati , siamo la Juventus non dimentichiamolo mai , non facciamoci deridere ogni volta che perdiamo, e' anche da queste cose che si ottiene il rispetto per una tifoseria ....
Cronaca del match (da www.torinosportiva.it )
Nel primo tempo ha sfiorato ripetutamente il vantaggio, poi una ripresa da incubo ha mandato al tappeto la Juventus, stesa dalle marcature di Zapata, Torreira e Ferrari. Il rocambolesco finale di gara stile Supercoppa, con due reti in pieno recupero, non fa altro che acuire la rabbia dei tifosi e la sensazione che, con una maggior concentrazione, i sabaudi sarebbero usciti da Marassi con un risultato positivo, che ha invece agguantato la Sampdoria, al sesto successo in altrettanti incontri disputati fra le mura amiche.
LA PARTITA - I padroni di casa scelgono di risparmiare Linetty dal primo minuto, ma, nonostante il volo transoceanico legato agli impegni con la Nazionale colombiana, non rinunciano a Zapata, titolare in attacco in coppia con Quagliarella. L'undici iniziale è completato da Viviano, Bereszyński, Silvestre, Ferrari, Strinić, Torreira, Praet e Ramírez. Per ciò che concerne la compagine ospite, Massimiliano Allegri stupisce tutti: fuori Marchisio, Dybala, Douglas Costa, dentro Pjanić, Bernardeschi e Cuadrado. Tra i legni spazio a Szczęsny, in difesa partono titolari Lichtsteiner, Rugani, Chiellini e Asamoah. In mediana Khedira viene preferito a Matuidi, nel reparto offensivo confermatissimi gli insostituibili Mandžukić e Higuaín. Gli uomini di Marco Giampaolo scendono in campo con la tradizionale divisa blucerchiata e pantaloncini bianchi, gli esacampioni d'Italia rispondono con casacca bianconera e calzoncini neri.
PRIMO TEMPO - Parte subito forte la Juventus, che al 2' si accende con una fiammata di Higuaín: Viviano sbaglia il rinvio, Bernardeschi approfitta della gentile concessione e innesca il "Pipita", che prova a indirizzare il pallone sul secondo palo, ma il suo diagonale viene deviato in angolo. Al 7' è ancora Higuaín a servire sulla corsia di sinistra Mandžukić: il croato si accentra e tenta la conclusione dal limite, ma l'estremo difensore blucerchiato si accartoccia su se stesso e blocca senza affanni. Trecento secondi più tardi, Pjanić dalla bandierina recapita il pallone al limite dell'area di rigore: sulla sfera si avventa Cuadrado, il cui destro tuttavia risulta essere meno preciso del solito e termina alto sopra la traversa. La Samp si rende pericolosa per la prima volta al 20’: cross basso e teso dalla corsia di destra da parte di Bereszyński, Quagliarella in acrobazia prova, senza successo, a centrare lo specchio. In seguito a un duro contrasto con Lichtsteiner, Praet si procura un infortunio al piede: soccorso al 25', alza bandiera bianca tre minuti dopo, lasciando il posto al polacco Linetty. Pochi istanti più tardi, Mandžukić sfiora il gran goal con una sforbiciata murata da Silvestre. Al 32', Cuadrado, messo solo davanti al portiere da un assist illuminante di Higuaín, calcia di potenza, però Viviano salva fortunosamente con il fondoschiena: topica dell'arbitro, che non concede il calcio d'angolo alla compagine ospite. Le ultime emozioni della prima frazione di gioco giungono in pieno recupero: al 46' Mandžukić effettua una sponda aerea all'indietro per l'accorrente Khedira, che esplode una conclusione potente ma imprecisa, mentre al 47' i vicecampioni d’Europa protestano vivacemente per un tocco di mano di Strinić su cross ravvicinato di Cuadrado. Il VAR non ravvisa però alcun'irregolarità e il duplice fischio del direttore di gara manda tutti negli spogliatoi sul parziale di 0-0.
SECONDO TEMPO - L'incontro riprende con i due medesimi schieramenti iniziali (nella Sampdoria Linetty ha rilevato al 28' Praet per infortunio). Al 50' Khedira pesca Higuaín al limite dell'area: conclusione deviata in angolo, sui cui sviluppi Rugani svetta in solitaria, senza tuttavia trovare la porta. A sorpresa la Sampdoria ferisce il colpo al 52': Bernardeschi svirgola il rinvio in area di rigore, Zapata stacca su Lichtsteiner e con una traiettoria beffarda sorprende Sczęszny sul secondo palo. L'estremo difensore polacco, 4' più tardi, si rende protagonista di un grandissimo intervento a tu per tu con il colombiano: i guantoni del'ex romanista tengono a galla la Juventus. Allegri prova a riacciuffare la parità inserendo Paulo Dybala in luogo di Bernardeschi, autore di un buon primo tempo in versione trequartista. Al 65' Viviano impedisce a Khedira di depositare il pallone in rete, ricevendo anche un colpo involontario sul volto in seguito a un'uscita bassa, poi al 70' Higuaín dilapida una ripartenza 3 contro 1 sbagliando l'assist sotto porta per Cuadrado. Proprio nel miglior momento della Juve, Torreira trova il raddoppio: su servizio di Ramírez, l'uruguaiano inventa un destro imprendibile dal limite che manda in visibilio i supporters genovesi. Al 79' Ferrari chiude il match (o almeno così sembra) deviando in buca un cross rasoterra di Quagliarella; tuttavia l'azione pare essere viziata da un fallo di Zapata ai danni di Khedira. Douglas Costa, entrato al posto di Cuadrado, all'82' si vede negare dallo scarpino di Viviano il secondo sigillo in bianconero. Matuidi rileva Pjanić, poi, al 91', Guida concede un rigore alla Juventus per fallo di Strinić su Douglas Costa. Dal dischetto Higuaín spiazza Viviano: l'argentino raggiunge Roberto Baggio in termini di media goal a partita con la maglia della Juventus (0,575). Al 94', improvvisamente, Dybala accorcia ulteriormente le distanze con un fendente rasoterra vibrato da fuori area. Negli ultimi due minuti l'arrembaggio zebrato non produce occasioni degne di nota: è game over a Genova, Giampaolo sfata il tabù Juventus all'undicesimo tentativo della sua carriera e, dopo il successo nel derby, regala un'altra incommensurabile gioia calcistica ai suoi sostenitori.
TABELLINO
SAMPDORIA-JUVENTUS 3-2
SAMPDORIA (4-3-1-2): Viviano; Bereszyński, Silvestre, Ferrari, Strinić; Barreto (74' Verre), Torreira, Praet (28' Linetty); Ramírez; Quagliarella (84' Caprari), Zapata. A disposizione: Puggioni, Tozzo, Sala, Álvarez, Regini, Capezzi, Murru, Kownacki. Allenatore: Marco Giampaolo
JUVENTUS (4-2-3-1): Szczęsny; Lichtsteiner, Rugani, Chiellini, Asamoah; Pjanić (80' Matuidi), Khedira; Cuadrado (72' Douglas Costa), Bernardeschi (62' Dybala), Mandžukić; Higuaín. A disposizione: Buffon, Pinsoglio, De Sciglio, Benatia, Barzagli, Höwedes, Marchisio, Alex Sandro, Sturaro. Allenatore: Massimiliano Allegri
ARBITRO: Marco Guida di Torre Annunziata
MARCATORI: 52' Zapata (S); 71' Torreira (S); 79' Ferrari (S); 91' rig. Higuaín (J); 94' Dybala (J)
AMMONITI: 14' Bernardeschi (J); 54' Quagliarella (S); 59' Rugani (J); 63' Khedira (J); 75' Linetty (S); 91' Ramírez (S)
RECUPERO: 2'; 5'
ANGOLI: 3-4
Juventus, Allegri: "Gran primo tempo, sconfitta dovuta agli episodi" (fonte gazzetta.it)
Il tecnico e la sconfitta con la Samp: "Abbiamo preso 3 gol su 4 tiri, dovevamo solo rimanere ordinati". E su Dybala in panca: "Ultimamente era stato al di sotto delle sue possibilità"
Una sconfitta che fa malissimo, simile a quella di un anno fa, sempre a Marassi ma contro il Genoa. Stavolta la Juve cade contro la Samp e Allegri incassa la seconda sconfitta stagionale dopo quella in casa contro la Lazio. "Episodi arbitrali? Non commento, posso solo dire che abbiamo giocato bene nel primo tempo – dice il tecnico della Juve –. Ma se finisce 0-0 nei primi 45' ci sono demeriti nostri in fase realizzativa. Dopo l'1-0 della Samp abbiamo subito cercato di riacchiappare la partita, ma c'era tempo. Gli episodi l'hanno decisa e questo è il calcio. Può capitare di andare sotto, ma non bisogna avere fretta. Loro hanno fatto 3 gol su 4 tiri, serviva pazienza".
RAMMARICO — Allegri difende la prestazione dei suoi, soprattutto nella prima frazione. "È stato uno dei migliori primi tempi della stagione, dovevamo solo avere la forza di restare ordinati. Troppi gol subiti? Non mi preoccupano, ma dobbiamo metterci a posto. Solo a Milano contro il Milan, in trasferta, abbiamo finito senza prenderne. La calma non vuol dire addormentarsi, ma sapere gestire le situazioni". E sulla scelta di lasciare Dybala in panchina, Allegri spiega: "Paulo ha giocato molto, è andato in Nazionale e oggi è stato importante a partita in corso. Deve migliorare e ultimamente è stato al di sotto delle sue possibilità. Ha dato buone risposte quando è entrato".
PRESTAZIONE — Mercoledì c'è il Barça e Allegri parla della Juve che sarà. "Questa con la Samp è stata una partita uguale a quella di Bergamo, bisognava solo fare qualcosa in più ma non dal punto di vista tecnico. Bisogna solo mettere una pezza sui singoli episodi". E sui cambi, forse un po' tardivi, Allegri si difende. "Sono stati cambi importanti. Capisco che bisogna stare zitti quando si perde, ma quindici giorni fa ne avete dette di ogni su Dybala. Potevamo pareggiare con grandi occasioni, all'imponderabile non puoi mettere mano".
Nessun commento:
Posta un commento